“Il nostro settore è stato molto bistrattato durante il lockdown. Siamo stati i primi a chiudere e gli ultimi a riaprire. Abbiamo organizzato un paio di manifestazioni per cercare un
“Il nostro settore è stato molto bistrattato durante il lockdown. Siamo stati i primi a chiudere e gli ultimi a riaprire. Abbiamo organizzato un paio di manifestazioni per cercare un confronto con il Governo: era necessaria la riapertura delle attività e la creazione di un tavolo di confronto per una riforma complessiva del settore dei giochi oggi penalizzato dalle tante imposte. Ogni qualvolta il governo ha necessità di risorse aumenta i prelievi sulle scommesse e riduce i ricavi delle aziende del settore, un settore regolamentato dallo Stato italiano”.
Ad affermarlo al tg VG21 è Pasquale Chiacchio dell’Associazione Agsi.
“In Campania – spiega – ogni comune regolamentava in maniera autonoma, così in Regione abbiamo contribuito a predisporre una legge regionale che oggi viene ritenuta tra le migliori a livello nazionale, prestando ovviamente grande attenzione alla lotta alla ludopatia conl a creazione di un Osservatorio ad hoc. Siamo i primi a voler tenere sotto controllo gli appassionati che potrebbero essere colpiti da questa malattia”.
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