24 Novembre 2024 - 11:45

CGUE. Attesa per martedì la sentenza sulle tasse del gioco online previste dal Regno Unito

E’ attesa per il prossimo martedì 13 giugno la sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione euroea nella causa intentata dalla britannica The Gibraltar Betting and Gaming Association relativamente all’ambito di

09 Giugno 2017

E’ attesa per il prossimo martedì 13 giugno la sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione euroea nella causa intentata dalla britannica The Gibraltar Betting and Gaming Association relativamente all’ambito di applicazione territoriale dei Trattati, fiscalità dei giochi d’azzardo tra Gibilterra e Regno Unito relativamente al diritto comunitario.

The Gibraltar Betting and Gaming Association è un’associazione professionale composta prevalentemente da operatori del gioco d’azzardo stabiliti a Gibilterra che forniscono servizi di gioco a distanza a clienti nel Regno Unito e altrove.

 

Nel 2014, il Regno Unito ha adottato un nuovo regime fiscale per talune imposte sul gioco d’azzardo, che impone ai prestatori di servizi di gioco d’azzardo di pagare un’imposta sul gioco con riferimento a tutti i giochi d’azzardo a distanza ai quali clienti del Regno Unito abbiano partecipato per loro tramite, indipendentemente dall’imposta versata nel luogo in cui tali prestatori sono stabiliti. Questo nuovo regime fiscale ha sostituito il regime fiscale precedente, secondo il quale soltanto i prestatori di servizi stabiliti nel Regno Unito erano tenuti a versare l’imposta sul gioco in base ai loro profitti lordi derivanti dalla fornitura di servizi di gioco d’azzardo a clienti di qualsiasi parte del mondo.

 

La GBGA ha impugnato il nuovo regime fiscale dinanzi alla High Court of England and Wales, sulla base del rilievo che l’imposta sarebbe contraria alla libera prestazione dei servizi sancita dall’articolo 56 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea. I Commissioners for Her Majesty’s Revenue and Customs (convenuti nel procedimento) sostengono che la GBGA non può far valere diritti derivanti dall’ordinamento dell’Unione, poiché la prestazione di servizi tra Gibilterra e il Regno Unito non ricade nel diritto dell’Unione. In ogni caso, essendo una misura fiscale applicabile indistintamente, il nuovo regime non può essere considerato una restrizione della libera prestazione dei servizi.

 

La High Court chiede alla Corte di giustizia se, ai fini della libera prestazione dei servizi, Gibilterra e il Regno Unito debbano essere trattati come se facessero parte di un unico Stato membro o se, per quanto riguarda la libera prestazione dei servizi, Gibilterra abbia lo status costituzionale di territorio separato dal Regno Unito, cosicché la prestazione di servizi tra di loro dev’essere trattata al pari degli scambi all’interno dell’Unione.

 

 

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