Il Consiglio di Stato respinge il ricorso dei gestori contro i limiti orari di gioco del comune di Napoli
Il Consiglio di Stato ha respinto gli appelli di alcune società di gioco contro il Comune di Napoli per la riforma dell’ordinanza cautelare del Tar Campania che a luglio aveva
02 Dicembre 2016
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Il Consiglio di Stato ha respinto gli appelli di alcune società di gioco contro il Comune di Napoli per la riforma dell’ordinanza cautelare del Tar Campania che a luglio aveva confermato la validità della disciplina degli orari di apertura e chiusura delle sale gioco.
Considerato che – scrivono i giudici – “a) la parte appellante ha chiesto il rinvio della trattazione della misura cautelare in attesa delle decisioni (…) da assumersi ad opera dell’apposita Conferenza unificata Stato/Regioni,
b) che l’istanza così articolata, anche considerato che non sono noti i tempi entro cui il detto organo collegiale adotterà le proprie conclusive determinazioni, denota l’insussistenza del paventato danno grave e irreparabile;
c) il Codacons si è opposto al rinvio;
d) nella comparazione dei contrapposti interessi convolti nella vicenda appare prevalente quello dell’amministrazione pubblica ad attivare tutti gli strumenti potenzialmente idonei a contenere la diffusione del gioco e quindi a contrastare i fenomeni di ludopatia;” il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Quinta) ha respinto l’appello.