Nel decorso fine settimana, nell’ambito dei servizi di controllo a bar e circoli ricreativi predisposti dal Questore di Catanzaro per assicurare il rispetto della normativa di contenimento della diffusione del
Nel decorso fine settimana, nell’ambito dei servizi di controllo a bar e circoli ricreativi predisposti dal Questore di Catanzaro per assicurare il rispetto della normativa di contenimento della diffusione del contagio da COVID-19 nonché per il contrasto del gioco illegale, gli Agenti della Divisione Amministrativa e Sociale della Questura sono intervenuti presso un pubblico esercizio di questo centro cittadino, autorizzato alla somministrazione di alimenti e bevande nonché alla raccolta del gioco.
Nel corso del controllo, il personale di polizia constatava la presenza di alcuni apparecchi da gioco del tipo slot collocati all’interno di un locale/magazzino a ridosso della sala principale del pubblico esercizio in argomento. I suddetti congegni si presentavano spenti, pur se collegati alla rete elettrica, ed in ottimo stato d’uso; per alcuni di essi, inoltre, si scorgeva la presenza di nastro adesivo con attaccati lembi di carta recanti il timbro dell’Ufficio Monopoli Calabria. A questo punto, previa disponibilità del titolare dell’esercizio, gli Agenti provvedevano ad accenderli constandone il regolare funzionamento.
I primi accertamenti effettuati congiuntamente a personale dell’Agenzia Dogane e Monopoli di Catanzaro, facevano emergere che, nell’anno 2018, apparecchi delle stesse caratteristiche di quelli trovati all’interno del locale e risultati privi di sigilli, erano stati oggetto di sequestro amministrativo da parte di quel personale, poiché catalogabili nel comma 7 dell’art. 110 T.U.L.P.S., e dunque non conformi alla normativa che disciplina tali congegni.
I successivi riscontri consentivano di acclarare che effettivamente gli apparecchi Videopoker presenti all’interno del pubblico esercizio erano stati già sottoposti a sequestro amministrativo dall’Ufficio delle Dogane e dei Monopoli di Catanzaro.
Pertanto, considerato che all’atto del controllo gli stessi risultavano privi dei sigilli precedentemente apposti e perfettamente funzionanti, pur se spenti, non potendone escludere un eventuale utilizzo per effettuare il gioco irregolare, i poliziotti della Squadra di Polizia Amministrativa provvedevano a sequestrare penalmente nr. 6 congegni elettronici e a deferire alla competente Autorità Giudiziaria il titolare dell’esercizio pubblico per il reato previsto dall’art. 349 c.p. (violazione dei sigilli).
PressGiochi
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