“Il rendiconto finale dell’ex ASSI riportava, al 31 dicembre 2012, residui attivi per circa 86 milioni di euro per quote di prelievo non incassate e residui attivi per circa 31
“Il rendiconto finale dell’ex ASSI riportava, al 31 dicembre 2012, residui attivi per circa 86 milioni di euro per quote di prelievo non incassate e residui attivi per circa 31 milioni di euro per minimi garantiti. Alla medesima data, i crediti da risarcimento del danno compensati dai concessionari con le somme destinate all’UNIRE per minimi garantiti e prelievi ammontavano a circa 66 milioni di euro”.
Il sottosegretario all’Agricoltura Giuseppe Castiglione risponde così all’interrogazione dell’on. Giuseppe L’Abbate del M5S in merito ai crediti vantati dal settore ippico legati a lodo arbitrali e minimi garantiti.
“Come è noto – ha spiegato Castiglione – a seguito della riorganizzazione i flussi in entrata vengono gestiti dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, ed è emerso in tale contesto che l’intero importo dei residui attivi dell’ex ASSI potrebbe equivalere al debito maturato verso i concessionari a titolo risarcitorio.
Riguardo al patrimonio immobiliare dell’ASSI al momento della sua soppressione preciso che, dallo stato patrimoniale dell’anno 2012, risultavano iscritti beni per un valore complessivo di oltre 2 milioni di euro che, con il trasferimento delle risorse dell’ex ASSI al Ministero, sono stati acquisiti ipso iure al Demanio dello Stato.
Per quanto concerne l’esito delle vicende con l’Agenzia delle Entrate per le partite inerenti il rimborso dei crediti IVA maturati dall’UNIRE per gli anni di imposta 2003, 2004 e 2005 preciso che, per il 2003 e il 2004, sono stati incassati circa 2,7 milioni di euro mentre, per il 2005, circa 1,7 milioni. Pertanto, per il 2005 residua un credito di euro 12.456.089 (per quota capitale) e di euro 1.280.779,80 (per interessi).
Tali importi saranno destinati al pagamento dei premi del mese di novembre 2015 e di altri residui passivi. L’incasso delle restanti somme è condizionato alla disponibilità di fondi da parte dell’Agente della riscossione (Equitalia Sud). Preciso inoltre che, dopo aver definito in via transitoria i rapporti con le Società di corse per l’anno 2015, abbiamo già illustrato alle pertinenti Associazioni rappresentative un modello per la definizione del ruolo degli ippodromi che costituirà la base per il sistema di finanziamento a partire dall’anno 2016 e che tiene conto di aspetti del modello AHP, non utilizzabile direttamente per la costruzione del sistema di remunerazione.
Evidenzio, infine, la recente ripresa dei lavori con l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli per la revisione dello schema di regolamento delle scommesse messo a punto dall’apposita Commissione nel 2012. I lavori congiunti tra il MIPAAF e l’Agenzia delle Dogane proseguiranno nei prossimi giorni”.
Giuseppe L’Abbate, replicando, si è dichiarato non soddisfatto della risposta. “Mancano all’appello – ha detto – circa 66 milioni di euro di lodi arbitrali che dovevano essere destinati al settore ippico, non ancora recuperati. Il provvedimento sull’ippica è fermo, e con essa la riforma delle scommesse e della governance, mentre il calendario ippico per la prima volta è stato fissato prima per i primi quindici giorni e poi per il mese intero, manifestando una crescente difficoltà del settore. Il settore è costretto in taluni casi a dismettere le attività. Il Governo deve intervenire entro la fine dell’anno”.
PressGiochi