Enti del terzo settore al lavoro con le amministrazioni comunali del Castanese per contrastare il gioco d’azzardo. L’ente capofila sul territorio del progetto sul gioco d’azzardo patologico (Gap) è La
Enti del terzo settore al lavoro con le amministrazioni comunali del Castanese per contrastare il gioco d’azzardo. L’ente capofila sul territorio del progetto sul gioco d’azzardo patologico (Gap) è La Grande Casa Scs, che in collaborazione con Albatros, Azienda Sociale e altre cooperative e associazioni locali sta progettando e realizzando una serie di iniziative, dalla sensibilizzazione sul fenomeno tramite banchetti nelle piazze alla formazione dei responsabili di vari enti.
«Un passo alla volta – spiegano i promotori delle iniziative – si mette sempre più in luce questo tema delicato. In particolare, una parte del progetto si concentra sui centri anziani, per incontrare e sostenere una delle fasce più a rischio. Il problema del gioco d’azzardo patologico non è da sottovalutare e i suoi effetti collaterali sono molteplici, non si tratta solo di un problema economico. Invitiamo tutti coloro che sono interessati all’argomento o desiderano maggiori informazioni a scriverci in privato: i invieremo tutti i contatti utili per avere informazioni e supporto».
Il piano d’azione, implementato da Ats Città Metropolitana di Milano in collaborazione con partner regionali e locali, prevede interventi di prevenzione del gioco nelle scuole, nei luoghi di lavoro e nelle comunità locali. Sensibilizzazione, informazione e comunicazione sono le parole chiave che delineano questo progetto, che da anni ormai cresce sempre di più, in parallelo con i bisogni specifici.
PressGiochi