Cassazione: “E’ truffa se le slot machine sono prive di nulla osta”

“E’ irrilevante che l’installazione o l’utilizzo in luoghi pubblici o aperti al pubblico di “slot-machine prive del prescritto nulla osta integri la violazione amministrativa di cui all’art. 110, commi sesto lett. a) e nono lett. d), R.D. 18 giugno 1931, n. 773 e non il reato di gioco di azzardo previsto dall’art. 718 cod. pen quando si tratti di giochi che presentino anche elementi di abilità, consistenti nella possibilità del giocatore di scegliere all’avvio o nel corso della partita la propria strategia tra le opzioni proposte dal gioco”.

Lo ha affermato la Corte di Cassazione rispondendo al ricorso di un esercente che chiedeva la valutazione elusivamente di un illecito amministrativo dichiarado che il software dei giochi non era stato manomesso.

Tesi non valida per la Cassazione che ha ritenuto infondato il ricorso, ricordando come “permanga  il carattere necessario del collegamento alla rete della AAMS, con la conseguenza che l’omesso collegamento viene a integrare un artifizio per nascondere la presenza degli apparecchi e relativi introiti”.

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