23 Novembre 2024 - 22:35

Cassazione: accolto ricorso di un CTD su imposta unica raccolta scommesse

La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso di un centro scommesse in contenzioso contro ADM per il mancato pagamento dell’imposta unica sulla raccolta delle scommesse a quota fissa, sportive

09 Febbraio 2022

La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso di un centro scommesse in contenzioso contro ADM per il mancato pagamento dell’imposta unica sulla raccolta delle scommesse a quota fissa, sportive e non, realizzata per conto di un bookmaker estero privo di concessione italiana.

La Corte ha tuttavia spiegato oggi che “la Corte costituzionale, con sentenza 14.2.2018, n. 27, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale della L. n. 220 del 2010, nella parte in cui prevede che, nelle annualità d’imposta precedenti al 2011 siano assoggettate all’imposta unica sui concorsi pronostici e sulle scommesse le ricevitorie operanti per conto di soggetti privi di concessione, chiarendo che in quel periodo non si può procedere alla traslazione dell’imposta, perché l’entità delle commissioni già pattuite fra ricevitorie e bookmaker si era già cristallizzata sulla base del quadro precedente alla L. n. 220”.

Il mutamento normativo prodotto da una pronuncia d’illegittimità costituzionale, impone, anche nella fase di cassazione ed in ragione dell’efficacia retroattiva, la disapplicazione della norma dichiarata illegittima e l’applicazione della disciplina risultante dalla decisione anzidetta che riguardando la controversia l’anno di imposta 2009, non può che trarsene la conclusione della illegittimità della ripresa operata, per tale annualità, nei confronti della contribuente, quale esercente attività di ricevitoria per conto di bookmaker avente sede in altro Stato membro dell’Unione, ma privo di concessione italiana.

 

PressGiochi

 

 

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