Venezia. Per la salvezza del casinò, il nuovo sindaco avrà tre possibilità
Il commissario Vittorio Zappalorto e il subcommissario Vito Tatò tagliano le partecipare del comune di Venezia da 40 a 19. Il piano di razionalizzazione delle cosietà comunali verrà affidato al
08 Giugno 2015
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Il commissario Vittorio Zappalorto e il subcommissario Vito Tatò tagliano le partecipare del comune di Venezia da 40 a 19. Il piano di razionalizzazione delle cosietà comunali verrà affidato al nuovo sindaco della città, Felice Casson o Luigi Brugnaro, come richiesto anche dal Governo.
Per il Casinò, Zappalorto e Tatò rimandano al piano di riorganizzazione della società in discussione tra azienda e sindacati e indicano – sulla base dei primi risultati di esso – tre strade possibili al nuovo sindaco. Riprendere il progetto della cessione ai privati della gestione del Casinò. Proseguire con la gestione diretta sotto una società interamente controllata dal Comune, Oppure scegliere una strada intermedia: mantere il controllo pubblico del Casinò, ma far entrare nella società un operatore privato in grado di rilanciarlo a livello internazionale. Per la sopravvivenza della Cmv spa, la società patrimoniale del Casinò, è invece fondamentale, per alleggerire il suo pesante indebitamento, vendere alcune delle sue proprietà immobiliari. Cominciando, forse, dai terreni di Tessera.