23 Novembre 2024 - 22:01

Casinò di Venezia, il Comune approva il salvataggio. Brugnaro: “Faremo di tutto per evitare di ricorrere ai 160 esuberi”

Val D’Aosta. Approvati il Piano di ristrutturazione aziendale del Casinò de la Vallée e il DL per il suo finanziamento Il Consiglio comunale di Venezia ha approvato il piano di

25 Maggio 2017

Val D’Aosta. Approvati il Piano di ristrutturazione aziendale del Casinò de la Vallée e il DL per il suo finanziamento

Il Consiglio comunale di Venezia ha approvato il piano di salvataggio del Casinò con l’aumento del capitale sociale di CMV S.p.A. al fine di procedere con la ricapitalizzazione ai sensi dell’art. 2447 c.c. della Casinò di Venezia Gioco S.p.A. funzionale all’attuazione del piano di rilancio ed alla valorizzazione della Casa da Gioco del Comune di Venezia.

La delibera prevede una ricapitalizzazione da 6 milioni, con la disdetta del contratto dei dipendenti da luglio e il restyling della sede di Ca’ Noghera. Se il piano non dovesse funzionare, sul tavolo rimangono i 160 esuberi e la chiusura della sede storica di Ca’ Vendramin.

 

Dopo la relazione dell’assessore Michele Zuin che ha illustrato il piano industriale approvato dalla Giunta, a cui è seguita un’ampia discussione e le dichiarazioni di voto dei gruppi consiliari, è intervenuto il sindaco Luigi Brugnaro.

 

“Abbiamo presentato un piano industriale serio, ha esordito Brugnaro, teso al rilancio della Casa da Gioco e alla sua rivalorizzazione. La situazione che abbiamo ereditato dalle gestioni precedenti è a dir poco pesante, e ci ha costretto a imboccare la strada del risanamento dei conti, per evitare il prospettarsi di situazioni peggiori. Stiamo per mettere in atto una strada concreta di rilancio al fine di consentire all’Azienda di continuare a occupare importanti quote del mercato del gioco, e quindi a sostenere i servizi ai cittadini erogati dal Comune. Se questo avverrà, ha continuato il sindaco, è possibile evitare il pericolo di dover ricorrere ai 160 esuberi. Da parte nostra faremo di tutto per evitare che questa ipotesi si avveri ma chiediamo un aiuto a tutte le forze vive della Città. Abbiamo sempre agito nella ricerca del confronto con le parti sindacali, non ci siamo mai chiusi, e ancora adesso siamo aperti alla discussione al fine di procedere assieme verso la soluzione dei problemi del Casinò e per la tutela dei posti di lavoro. E’ nostro interesse che i problemi della Casa da Gioco oggi, e della Città in generale possano essere risolti con l’impegno e lo sforzo di tutti”.

 

Il voto di ieri è avvenuto fra le dure proteste dei croupier che hanno denunciato i tagli e dell’opposizione che ha chiesto una nuova sede nel Quadrante di Tessera (Pd) e un’azione di responsabilità nei confronti degli amministratori degli ultimi 5 anni (M5S).

«Ci è dispiaciuto scegliere questa strada, ma ce lo impone la legge – si difende il sindaco Luigi Brugnaro – abbiamo trovato una montagna di debiti e adesso l’unica strada per salvare l’azienda è quella. Se ci sarà un clima di collaborazione potremo rivedere i tagli».

 

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