Non avrebbe convinto le sigle sindacali il piano sul marketing presentato dal presidente della società del Gioco Ilaria Bramezza e che punterebbe tra l’altro al tentativo di attrarre verso la
Non avrebbe convinto le sigle sindacali il piano sul marketing presentato dal presidente della società del Gioco Ilaria Bramezza e che punterebbe tra l’altro al tentativo di attrarre verso la casa da gioco una parte dei presunti flussi turistici legati all’Expo, al ripristino dei biglietti omaggio incentivati e anche a un accordo di promozione con alcune compagnie aeree. Tutte cose in parte già viste o dagli effetti tutti da valutare secondo i sindacati.
Freddezza anche sulla proposta dell’azienda – oltre a Bramezza era presente anche il direttore generale della casa da gioco Vittorio Ravà – di «congelare» tutti gli accordi sindacali siglati nel 2011. Tra cui però c’è anche quello che prevedeva circa 5 milioni di euro di investimenti per la ristrutturazione di Ca’ Noghera e Ca’ Vendramin Calergi.
Non è chiaro se questi fondi siano stati effettivamente accantonati dal Casinò o se gli unici fondi per investimenti dovrebbero scaturire dai tagli al costo del lavoro e dalla cifra corrispondente messa a disposizione dal Comune abbassando la propria quota, come prevede la delibera recentemente approvata con i poteri del Consiglio comunale dal commissario straordinario per il Comune Vittorio Zappalorto. Resta in sospeso anche l’eventuale ricorso alla legge Fornero per favorire il pensionamento di una parte di dipendenti – una trentina – vicini alla pensione, ma che hanno però bisogno di uno «scivolo». L’azienda – è stato fatto capire – non vuole però che la misura si traduca in un esborso dalle casse del Casinò per sostenerla e nella prossima riunione dovrebbe fornire anche una stima dei possibili interessati.
PressGiochi
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