23 Novembre 2024 - 22:01

Casinò di Venezia. Continuano le agitazioni, i sindacati temono che il comune voglia “sfoltire” i dipendenti

Continuano gli scioperi al casinò di Venezia, dove ormai si sta radicando nei sindacati la convinzione che la Giunta Brugnaro intenda in ogni caso “sfoltire” il personale della casa da

05 Giugno 2017

Continuano gli scioperi al casinò di Venezia, dove ormai si sta radicando nei sindacati la convinzione che la Giunta Brugnaro intenda in ogni caso “sfoltire” il personale della casa da gioco. Il Piano d’azione approvato con la ricapitalizzazione della casa da gioco e la disdetta dell’attuale contratto, prevede infatti che entro il 2020 il gioco alle slot-machines e i relativi pagamenti siano completamente automatizzati, rendendo dunque superfluo il personale attualmente utilizzato a questo scopo Proprio questa convinzione, insieme al ripetuto rifiuto da parte dell’assessore alle Aziende Michele Zuin di fornire garanzie sul piano occupazionale rafforzano la convinzione che i 150 esuberi “minacciati” dal comune possano diventare realtà. Questo rende più complessa la trattativa anche se giovedì prossimo Comune e sindacati dovrebbero rivedersi per iniziare a discutere del nuovo contratto integrativo.

 

 

“Noi vogliamo un nuovo contratto (visto che pare che il vecchio non debba più esistere)- ha dichiarato Alessandro Croci della segreteria Rlc replicando a Enrico de Giuli della Uil, unico sindacato ad essersi dissociato dall’agitazione- ma non vogliamo esuberi. Proprio per questo stiamo scioperando in questi giorni: perché l’amministrazione comunale non ha voluto togliere dal tavolo questa eventualità che ovviamente pesa come un macigno anche soltanto in prospettiva”.

 

PressGiochi

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