“Siamo molto preoccupati per il nostro posto di lavoro, circa 250 dipendenti della casa da gioco. Con molta umiltà vogliamo lanciare un messaggio a tutti, nel momento di una emergenza
“Siamo molto preoccupati per il nostro posto di lavoro, circa 250 dipendenti della casa da gioco. Con molta umiltà vogliamo lanciare un messaggio a tutti, nel momento di una emergenza straordinaria ed essere critici per un allarme su come andremo a ricollocarci sul mercato”.
Lo hanno detto i sindacati del Casinò (Ugl, Cgil e Snalc), nella trasmissione di ieri dedicata al futuro della casa da gioco, andata in onda sul nostro giornale. “Dobbiamo essere realisti – proseguono – perché l’ottimismo lanciato dal presidente del Cda sul vostro giornale non lo condivido. Come andremo ad affrontare la crisi che avremo in autunno? Questo è quanto chiediamo alla società di gestione e si deve rispondere con un piano operativo emergenziale. Ad oggi – ha detto Massimiliano Moroni – nonostante sia stato protocollato dall’Ugl, non ci è arrivata nessuna risposta”.
“Un po’ di ottimismo dobbiamo cercare di tirarlo fuori – gli ha risposto Enzo Cioffi della Uilcom – anche se un mese di chiusura ci porta alla perdita di 3,5 milioni, che tra l’altro si ripercuoterà anche ad aprile e, anche se non lo speriamo, pure a maggio per un totale che potrebbe arrivare a 10 milioni”.
Massimiliano Moroni, segretario dell’Ugl Terziario ha rincarato decisamente la dose, chiedendo ufficialmente un Amministratore Unico dell’azienda: “Noi vorremmo sapere con chi ci dobbiamo rapportare in azienda e chiediamo al Cda che ci venga consegnato un piano operativo emergenziale e straordinario. Vogliamo sapere chi lo fa, come viene fatto, quando, per quanto tempo e, soprattutto, chi lo firma. Come dipendenti abbiamo sempre fatto la nostra parte, ma oggi chiediamo la figura dell’Amministratore Unico che si configurerebbe come un ‘Commissario straordinario’ simile alla Protezione Civile. Quando c’è un’emergenza serve un ‘uomo solo al comando’ perché le società serie fanno questo tipo di scelte ed il Sindaco deve apportare queste modifiche. Questo per snellire la burocrazia e la concertazione con le sigle sindacali. Serve un interlocutore unico che parli con noi altrimenti non c’è prospettiva e si vive alla giornata. Chiediamo che venga scelto Giancarlo Ghinamo alla carica di Amministratore Unico”.
Non contento Moroni prospetta anche la richiesta di una gestione diretta della casa da gioco da parte del Comune, by-passando la Spa: “Se non avremo risposte – ha detto – saremo pronti a sollecitare Sindaco e Prefetto per il piano emergenziale, ma anche la revoca della gestione della Spa e passarla direttamente al Comune. Questo perché abbiamo il dovere morale di salvare i posti di lavoro e nessuno può delegare il nostro futuro all’oblio”
PressGiochi
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