22 Novembre 2024 - 04:26

Casinò di Sanremo: ad ottobre incassi a +11%

Gli incassi di ottobre del Casinò sono stati da record. 266 mila euro in più rispetto al 2020 con un incremento mensile che si è attestato all’11,12%. In tutto, per

03 Novembre 2021

Gli incassi di ottobre del Casinò sono stati da record. 266 mila euro in più rispetto al 2020 con un incremento mensile che si è attestato all’11,12%. In tutto, per essere un periodo “di molla”, 2 milioni 663 mila euro, 2,3 dei quali sono arrivati dalle slot machine.

La performance positiva, numeri alla mano, è stata anche favorita dal fatto che nell’ottobre 2020 c’erano stati 4 giorni in meno di lavoro per il cassiere a causa del lockdown che aveva portato alla seconda serrata annuale per la casa da gioco. Il risultato è stato favorito da un aumento del 14,7% del giro d’affari delle slot a fronte di una flessione del 13% dei giochi tradizionali.

Ma il -41 mila euro registrato è dovuto soprattutto al calo che ha interessato l’Ultimate Poker. Nelle tabelle si deve considerare anche il doppio sciopero che ha interessato il fine settimana. E a questo proposito c’è una sorpresa. Riguarda la roulette francese, al centro della protesta dei croupier e della riorganizzazione prevista da Casinò spa. A ottobre ha incassato 142 mila euro (primo tra i giochi tradizionali) sfiorando un +30 mila euro di incassi e superando abbondantemente il 25% nel raffronto con un anno fa.

La fair roulette, o americana, quella che la dirigenza vorrebbe “francesizzare” (considerando che impiega un solo croupier rispetto ai quattro necessari per la “sorella maggiore”), si è invece fermata a 27 mila euro, con un calo percentuale che ha sfiorato i dodici punti. In perdita anche il black jack (-6%) e timida ripresa (+4%) per il cash game, che comunque si è fermato poco oltre gli 8.500 euro di incassi. Dall’inizio dell’anno, se si considerano i quasi sei mesi continuativi di chiusura, il Casinò ha incassato 17 milioni di euro, sei in meno, pari ad una flessione del 27,6%. Il grosso del “buco” è legato chiaramente alle slot machine, superiore ai 5 milioni di euro, mentre i giochi tradizionali, sempre a causa chiusura-Covid, sono in rosso di 1 milione 433 mila euro (962 mila mancano alla roulette francese). Per rispettare il forecast del 2021 Casinò spa si appresa ora all’impegno di fine anno, con qualche gala e interventi mirati ad ospitare clienti che sono tradizionalmente affezionati della casa da gioco.

Il problema è che la previsione si aggirava tra i 22 e i 23 milioni di euro complessivi. La sfida quindi è quella di riuscire a far finire nel caveau almeno quattro milioni di euro in sessanta giorni (con la speranza che sia il periodo delle festività a dare un impulso importante).

Nei conti del cda il bilancio di previsione riporta un rosso di 1,4 milioni di euro, con il buco degli incassi compensato dalle minori spesi per la forza lavoro, i servizi e per altri risparmi industriali. Indubbiamente si tratterà di due mesi complicati, nei quali ottimizzare l’attività. E la protesta dei croupier che hanno bloccato le ruote della roulette sicuramente non aiuta. (Giulio Gavino)

 

Intanto, l’assemblea dei croupier che si è tenuta ieri pone due condizioni: incontro con il cda e stop alla chiusura della roulette francese.

Come riporta ilSecoloXIX, sono pronti a interrompere lo sciopero ma solo di fronte alla riapertura di un tavolo negoziale. E a patto che il consiglio di amministrazione ritorni sui suoi passi lasciando in funzione, almeno durante la tregua negoziale, le roulette francesi durante la settimana con orario invariato, a partire dalle 14.30. Sono queste le condizioni per riaprire i tavoli dettate dall’assemblea dei lavoratori del Casinò. Al termine è stata definita la richiesta di un incontro con il cda, unica breccia nella barricata finora innalzata dai croupier dopo la decisione, unilaterale, di chiudere i tavoli dalle 14.30 alle 19 in settimana e bassa stagione, poi trasformata in uno stop forzato e totale della sola roulette francese (quindi anche di sera e di notte), gioco più simbolico di un casinò (ma anche più costoso in termini di personale, mance e ospitalità).

“All’esito dell’assemblea dei lavoratori – scrivono Slc-Cgil Fisascat-Cisl Uilcom-Uil Snalc-Cisal Ugl-Terziario in una lettera indirizzata ai vertici della Casinò Spa e per conoscenza al sindaco Alberto Biancheri e al prefetto Armando Nanei – si chiede al cda del Casinò di Sanremo un incontro urgente finalizzato alla riapertura di un tavolo di negoziato relativo alle scelte di modifica dell’offerta del gioco da tavolo comunicateci in data 30 ottobre 2021″.” Le scriventi sigle – proseguono i sindacati nella nota – inoltre, dichiarano di revocare contestualmente al ricevimento della convocazione da parte dell’azienda le azioni di lotta attualmente in corso e contestualmente chiedono il ripristino dell’offerta di gioco preesistente, in quanto ogni modifica di assetto di gioco deve avvenire attraverso un approfondito confronto anche di aspetti di natura contrattuale”.

Da una parte, insomma, c’è tutto quel che finora il consiglio d’amministrazione ha rigettato bollando l’iniziativa dei lavoratori come un tentativo di presa in ostaggio dell’azienda, ritenendo di avere piena libertà di manovra su questioni organizzative, a partire dall’orario. Dall’altra i lavoratori che invece si ritengono pienamente investiti da queste scelte, e lo rivendicano mettendo nero su bianco la richiesta di un confronto su quelli che indicano come aspetti anche di natura contrattuale. Un tema sul quale si sono espressi anche i segretari provinciali dei sindacati confederali Cgil e Uil, Fulvio Fellegara e Claudio Bosio, che ritengono quantomeno legittima e dunque ammissibile la vertenza sull’orario. Resta in sospeso la questione del punto mance.

L’accusa, più o meno velata, di chi contesta lo sciopero è che il taglio sulle roulette abbia un impatto diretto anche su questa voce che costituisce un fattore importante della remunerazione dei croupier. Un importo che può essere più o meno elevato in base a stagionalità e congiuntura ma anche in relazione alla salute, fortuna e all’oculatezza delle scelte della casa da gioco.

 

PressGiochi

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