Prima si sono individuate le unità di personale eccedenti e poi si è chiesto al dirigente competente di prevedere una riorganizzazione che tenesse conto delle unità di personale in meno.
Prima si sono individuate le unità di personale eccedenti e poi si è chiesto al dirigente competente di prevedere una riorganizzazione che tenesse conto delle unità di personale in meno. E’ questa una delle contestazioni che i sindacati muovono alla Regione sui 12 esuberi dichiarati sul servizio di controllo della Casa da gioco. Per questa e per altre ragioni da alcuni giorni Cgil, Cisl, Savt, Uil, Conapo e Fialp Sivder hanno proclamato lo stato di agitazione.
“La riduzione numerica, così come proposta della Regione inciderà pesantemente sul concreto svolgimento delle attività” lamentano i sindacati e l’adozione, così come annunciato, di postazioni di videosorveglianza non risolverà il problema. I controllori non avrebbero, infatti, autonomia di controllo sulle telecamere ma l’accesso sarebbe sottoposto a autorizzazioni. “Hanno avviato una riorganizzazione su degli eventi che devono ancora verificarsi” spiega Pierpaolo Gaia della Fialp-Sivder “Da mesi si parla di un protocollo che dovrebbe permettere controlli a campione grazie alle telecamere ma ad oggi questo documento non esiste”. Il rischio è “l’aumento del contenzioso” aggiunge Barbara Abram della Cisl “I tagli vanno fatti in modo ragionato”.
Una riorganizzazione nata, secondo i sindacati, senza una reale e corretta analisi del fabbisogno. “E’ alquanto anomalo che in tutta l’Amministrazione regionale le uniche eccedenze siano 12 controllori e un usciere” spiega Ramira Bizzotto della Uil “La Regione a breve farà una graduatoria dei controllori a seconda dell’anzianità e di altri criteri ma non ha ancora individuato dove verranno spostati questi lavoratori, è una procedura viziata all’origine”. Il trasferimento verso altri Dipartimenti porterà inoltre alla perdita delle indennità acquisite finora, 900 euro circa in meno al mese. “Soldi su cui questi lavoratori hanno impostato la propria vita”.
Le scelte della Regione avevano iniziato a delinearsi durante l’estate quando, nella delibera di aggiornamento annuale del piano di programmazione triennale del fabbisogno delle risorse umane, poche righe annunciavano la volontà di riorganizzazione del servizio. Il 26 febbraio scorso nella delibera di ricognizione delle eccedenze venivano individuate 12 unità da ricollocare nella macchina regionale.
Gli attuali 45 controllori, dipendenti regionali, prestano servizio, giorno e notte, alla casa da gioco, con compiti che vanno dalla vigilanza delle norme sulla regolarità dello svolgimento dei giochi, al controllo del movimento dei valori, prevenendo eventuali truffe, fino alla partecipazione nelle decisioni sui reclami avanzati dai giocatori.
“Nostro malgrado – sottolinea Carmela Macheda della Cgil – abbiamo dovuto dichiarare lo stato di agitazione. Al tavolo con la Regione abbiamo provato a formulare tre proposte alternative che garantivano un risparmio ma l’Amministrazione ha deciso unilateralmente di andare avanti con questa dichiarazione di eccedenza.”
I sindacati aspettano ora di essere convocati dal Prefetto per la procedura di raffreddamento e conciliazione. Se non dovesse arrivare il passo indietro della Regione sono già annunciate nuove azioni.
PressGiochi
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