E’ l’avvocato Lorenzo Sommo, 50 anni di Aosta, il nuovo amministratore unico della Saint-Vincent Resort & Casinò spa. La decisione è arrivata nel pomeriggio di oggi dall’Assemblea dei soci che
E’ l’avvocato Lorenzo Sommo, 50 anni di Aosta, il nuovo amministratore unico della Saint-Vincent Resort & Casinò spa. La decisione è arrivata nel pomeriggio di oggi dall’Assemblea dei soci che ha approvato il bilancio 2014.
Come indicato, quindi, nel nuovo programma di maggioranza fra Uv, Stella Alpina e Pd, non è arrivata la conferma per Luca Frigerio, amministratore unico dal 2008. Per l’incarico di direttore generale è stato indicato il nome di Gianfranco Scordato, già direttore generale del Gran Casino Costa Brava di Lloret de Mar e con esperienze presso il Casinò di Lugano e di Campione d’Italia.
“Gli anni scorsi sono stati anni caratterizzati dai lavori di ristrutturazione del Casinò e del Billia per dare continuità all’attività, oggi la proprietà auspica una fase di riorganizzazione radicale del Casinò che in questi anni non è avvenuta” spiega l’Assessore regionale Ego Perron “Riteniamo necessario un cambio nell’impostazione e che ci si concentri di più sulla gestione, con l’obiettivo di ridurre i costi e di arrivare a politiche efficaci per un aumento delle entrate e per la ricerca di nuova clientela”.
Il nuovo modello proposto oggi prevede la figura di un amministratore unico che svolgerà funzioni di rappresentanza legale e coordinamento con la proprietà e un direttore generale, come già avvenuto in passato, a cui sarà affidata la gestione effettiva del Casinò e della parte alberghiera. La nuova gestione si avvarrà inoltre della collaborazione di Franco Chamonal e Paolo Giovannini, ex dirigenti della Sitav, società che ha gestito la casa da gioco fino alla metà degli anni ’90.
“Era necessaria una scelta di discontinuità, ora auspichiamo un cambio di passo che segni un rilancio delle attività anche attraverso una maggiore sinergia e una più forte collaborazione con il territorio” continua Perron.
L’assessore tiene però a precisare come la decisione “non sia un atto di sfiducia verso Frigerio, che ringrazio per quanto fatto in questi anni, è però finita una fase e ne inizia ora una nuova, con nuovi protagonisti, nella speranza che gli investimenti fatti producano reddito”.
Il bilancio approvato oggi registra una perdita di 19 milioni di euro. Volumi di gioco e produttività segnano un crollo. Se nel 2012 i primi ammontavano a 75 milioni di euro, ora sono scesi a 62 milioni di euro mentre la produttività complessiva è passata da 82 a 66 milioni di euro. “E’ stato ancora un anno molto pesante” sottolinea Perron. “Il mio auspicio è che si arrivi presto ad una riorganizzazione perché un’azienda che ha costi del personale per 54 milioni di euro e incassi per 62 milioni non può stare in piedi”.
Il compenso del nuovo amministratore unico sarà di 50mila euro annui mentre al direttore generale verrà applicato un contratto di dirigente d’azienda. “Ho chiesto inoltre una riduzione anche dei compensi del collegio sindacale in linea con l’ottica di risparmio” aggiunge Perron. Il bilancio del Casinò andrà ora all’esame del Consiglio nella sua prima adunanza autunnale.
“A me è toccato il lavoro più difficile, dove da subito non era possibile raccogliere i frutti”. Così l’amministratore unico uscente del Casinò Luca Frigerio traccia un bilancio della propria attività.
“In questi anni complicati si sono poste anche molte basi per il futuro, – spiega il manager – solo dal 2010 i costi di gestione sono diminuiti di 15 milioni, poi il progetto di ristrutturazione del personale che porterà i pieni frutti a partire dall’anno prossimo garantirà altri risparmi per almeno 10 milioni di euro, questo insieme ad aver completato i lavori di ristrutturazione delle strutture, fattore essenziale per la salvezza dell’azienda, potrà sicuramente dare maggiori sicurezze alla solidità aziendale”.
Frigerio non nasconde le difficoltà incontrate: “Oggi si conclude un percorso durato 7 anni, di grande lavoro, di soddisfazioni come anche di difficoltà indotte da tanti fattori, in primis la crisi economica. In questo periodo il modo dei casino ha perso il 38% del proprio fatturato, creando problemi prima inimmaginabili alle società che lì gestiscono. Qualsiasi paragone con il passato è tecnicamente inutile e fuorviante”. Il bilancio 2014 che riporta una perdita di 19 milioni di euro “assorbe ancora poste negative straordinarie come anche quelli precedenti – aggiunge – per esempio il fondo per la ristrutturazione del personale per 4 milioni di euro, o le perdite causate dai tanti giorni di sciopero”.
Secondo Luca Frigerio quella al vertice della casa da gioco valdostana “è stata una grande esperienza, la crisi economica ha complicato pesantemente i programmi e la tranquillità dentro e fuori l’azienda, mi sento però di ringraziare senza remore chi mi ha dato fiducia e chi mi ha aiutato nei momenti più difficili, da parte mia ho sempre cercato di fare il meglio per l’azienda, sempre in prima persona anche a volte scontrandomi con le montagne. Montagne quelle valdostane alle quali sarò sempre riconoscente. Ora come è giusto che sia, si volta pagina”.
PressGiochi
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