Una «ragionevole anticipazione» dell’apertura del Casinò di Saint-Vincent e «interventi economici di sostegno dopo mesi di chiusura forzata». E’ la richiesta al governo della Regione Valle d’Aosta in seguito al decreto
Una «ragionevole anticipazione» dell’apertura del Casinò di Saint-Vincent e «interventi economici di sostegno dopo mesi di chiusura forzata».
E’ la richiesta al governo della Regione Valle d’Aosta in seguito al decreto legge del governo Draghi che ha fissato al prossimo 1° luglio la data della riapertura per case da gioco, sale scommesse e sale giochi. Una scelta, si legge in una nota della Presidenza della Regione, «che penalizza il Casinò de la Vallée di Saint-Vincent, i suoi dipendenti e l’indotto che ne deriva nel settore turistico e commerciale» e rispetto alla quale «la giunta regionale della Valle d’Aosta protesta energicamente».
Secondo il governo regionale «sin da subito i casinò sono finiti nel mirino del Comitato tecnico scientifico, che ha ingiustamente classificato le case da gioco “a livello medio alto con caratteristiche elevate per il rischio di aggregazione”». La giunta ritiene invece che «i livelli di sicurezza siano elevati, i protocolli sicuri e le case da gioco vadano anche considerate come presidi di legalità contro il dilagare del gioco d’azzardo illegale».
In questo senso, prosegue la nota, «dopo un inverno con gli impianti di risalita chiusi con un disastro per il settore turistico e la primavera con una classificazione di rischio spesso punitiva per la Valle d’Aosta, ora si manifesta anche il mantenimento della chiusura del Casinò, senza neppure garanzie chiare sui conseguenti ristori. Questi fatti non solo preoccupano ma creano l’ennesima incomprensione con lo Stato».
PressGiochi
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