«Prima del lockdown – dice Pier Paolo Baretta al Corriere di Como – era iniziato un lavoro interministeriale per trovare una soluzione in vista della riapertura della casa da gioco.
«Prima del lockdown – dice Pier Paolo Baretta al Corriere di Como – era iniziato un lavoro interministeriale per trovare una soluzione in vista della riapertura della casa da gioco. Il problema è legato alle modalità di assegnazione della gara per la gestione dei tavoli verdi».
Bisogna infatti decidere se sia possibile «lavorare sulla società attuale, che però è in liquidazione e sottoposta a un procedimento fallimentare, oppure muoversi in direzione di una nuova soluzione legislativa».
La dichiarazione ottimistica sulla riapertura, dice ancora Baretta, «era legata al fatto che la discussione, sospesa a causa del Covid, è ripresa. Il nostro obiettivo è uno solo: trovare la soluzione giusta. Dopodiché, è vero che non ci sono particolari novità, ma è anche vero che dobbiamo rifare alcuni passaggi molto importanti».
Quale possa essere, questa soluzione, il sottosegretario non lo dice. «Non ho mai parlato nel merito della vicenda – spiega infatti Baretta – so che le opinioni sono diverse tra loro, penso tuttavia che si dovrà fare un passaggio in Parlamento». Bisogna insomma cambiare qualche norma, anche in vista di un ingresso dei privati. Altro argomento su cui il sottosegretario non intende sbilanciarsi: «Ho letto anch’io le notizie apparse sulla stampa e il presunto interesse di privati ma noi dobbiamo rispettare il nostro percorso e sciogliere prima il nodo legislativo. L’emergenza ci ha messi in situazione di difficoltà ma ora il dossier è stato finalmente riattivato».
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