La situazione della Casa da gioco di Saint-Vincent è stato al centro di due interpellanze poste congiuntamente dai gruppi UVP e Alpe nel corso della seduta consiliare presso la Regione
La situazione della Casa da gioco di Saint-Vincent è stato al centro di due interpellanze poste congiuntamente dai gruppi UVP e Alpe nel corso della seduta consiliare presso la Regione Valle d’Aosta.
Nell’evidenziare «il perdurare della situazione di grave crisi del Casinò de la Vallée e la permanenza dei vertici aziendali malgrado i risultati drammaticamente negativi e malgrado alcune azioni intraprese nei confronti del personale», il Consigliere dell’Union Valdôtaine Progressiste Laurent Viérin ha detto di essere venuto a conoscenza di «alcuni episodi che continuano a fare emergere una gestione non efficace dell’Azienda, con misure e strategie adottate che non stanno dando i risultati annunciati. Il perdurare della crisi ci preoccupa. »
Il Capogruppo di Alpe, Albert Chatrian, si è detto preoccupato per «la pesante perdita fatta registrare nell’ultima decade di maggio 2015, con un calo di 3,4 milioni di euro degli introiti lordi di gioco, che si somma al già disastroso bilancio 2013, che esponeva crediti per oltre 18 milioni di euro, per imposte anticipate generate da perdite fiscali. A fronte di questa situazione, nell’ottobre 2014 l’Amministratore unico Frigerio presentò proiezioni “farlocche” quando chiese alla Regione l’aumento di capitale sociale di 60 milioni di euro.»
Il Consigliere Laurent Viérin ha quindi chiesto quale sia la reale situazione dell’Azienda in termini di perdite e deficit al 31 maggio 2015, quali gli intendimenti sul modello organizzativo e nei confronti degli attuali vertici per il futuro, quali i risultati concreti portati dalla collaborazione con la Cina, e più particolarmente con Macao e quali le strategie a breve e medio-lungo termine che si intendono mettere in campo per rilanciare realmente l’Azienda.
Il Capogruppo Chatrian ha anche voluto sapere se sia stato predisposto un piano aggiornato per il quinquennio 2015-2019, se saranno rideterminati i crediti per imposte anticipate tenendo conto del calo degli introiti e quali le intenzioni del Governo regionale in merito.
L’Assessore al bilancio e patrimonio, Ego Perron, ha riferito: «Al 31 maggio il volume di denaro rischiato è aumentato del 18% (152 milioni di euro rispetto ai 128 milioni del 2014). Se si esclude la componente cinese, il denaro giocato è aumentato di 3 milioni di euro. Il fatturato giocato registra invece paradossalmente una tendenza inversa, con una diminuzione dell’11%; a questo fanno eccezione le slot (+5%). Nei prossimi mesi saranno introdotte novità su nuove macchine, che si spera consolidino l’andamento favorevole. Sui giochi da tavolo, il fatturato rileva una flessione del quasi 26%, da ascriversi totalmente alle perdite del banco della roulette francesi e della Fer roulette. Per questi due giochi, a fronte di un aumento del denaro giocato del 5%, il risultato complessivo è in diminuzione del 66%. L’aumento del giocato e la perdita del banco hanno portato ad aumentare le mance fortemente rispetto al 2014. Si immagina allora che i numeri nel 2015 si riequilibreranno e che i volumi di gioco resteranno in linea.»
Parlando poi dell’aspetto organizzativo, l’Assessore Perron ha specificato: «Le scelte saranno annunciate ufficialmente a breve, sono in corso valutazioni e approfondimenti per capire quale modello organizzativo impostare. In merito al progetto Cina, negli undici mesi dall’inizio dell’attività il fatturato prodotto è di 1 milione 500 mila euro; il saldo netto positivo è di circa 500 mila euro, cui vanno aggiunti 50 mila del fatturato dell’attività alberghiera. Fino ad oggi il cammino su questo progetto è stato difficile, ma i riscontri sono positivi, abbiamo una buona visibilità in un mercato lontano e le prenotazioni sono in incremento. Sottolineo poi un aumento importante del denaro giocato, che va consolidato nel futuro e su questa strada si sta lavorando molto, implementando gli sforzi dal punto di vista commerciale con un contenimento dei costi, in primis per quelli relativi al personale.»
L’Assessore Perron ha quindi aggiunto: «La Casa da gioco produce una marginalità positiva: nel 2014 ha versato più di 6 milioni di euro alla Regione, mentre la marginalità riservata alla Casa da gioco è di 3 milioni. A gravare sull’andamento negativo della società sono intervenuti fattori meramente esterni alla gestione: l’esigenza di inglobare nella Società la parte alberghiera con la sua dote di forti perdite, il trasferimento delle strutture che ha provocato un’esplosione degli ammortamenti, il peso degli oneri finanziari relativi ai lavori effettuati. Il nuovo piano quinquennale aggiornato per essere approntato deve tenere conto di passaggi fondamentali, tra cui il costo del personale oggi oggetto di trattazione. C’è la necessità di operare interventi significativi nella riorganizzazione di lavoro e ragionare sulle risorse. Le imposte anticipate non vanno valutate tenendo conto il calo delle introiti, ma va considerata la previsione degli introiti futuri. Concludo ribadendo che sono in corso diverse valutazioni per meglio delineare il modello e il futuro board che gestirà la Casa da gioco.»
Il Consigliere Viérin ha replicato: «La situazione è improponibile, l’Assessore in politichese ha parlato del fallimento del Casinò. I conti stanno colando a picco, nonostante le affermazioni della maggioranza, che ha solo creato false illusioni. Le strategie messe in campo non hanno portato risultati positivi. Oggi decretiamo anche il fallimento del progetto della politica. Dispiace davvero che non ci siano idee per il futuro.»
Il Capogruppo Chatrian ha sottolineato: «La nostra preoccupazione riguarda gli andamenti negativi e soprattutto le entrate. Confermo che le previsioni presentate allegate alla richiesta di aumento di capitale sociale di 60 milioni di euro sono solo bugie e che gli introiti lordi si assesteranno non oltre i 62 milioni, contro i preventivati 74 milioni. L’Assessore ha parlato solo di potenziali tagli, non di azioni concrete da mettere in campo. Insomma, poche idee e confuse.»
PressGiochi
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