Il Presidente del Consiglio Valle ha aperto oggi i lavori dell’Assemblea regionale affrontando tra le prime questioni la trattazione delle interrogazioni riguardanti la Casa da gioco di Saint-Vincent. La prima
Il Presidente del Consiglio Valle ha aperto oggi i lavori dell’Assemblea regionale affrontando tra le prime questioni la trattazione delle interrogazioni riguardanti la Casa da gioco di Saint-Vincent.
La prima interrogazione, presentata dal gruppo dell’Union Valdôtaine, concerne la recente nomina dell’Amministratore unico Giulio Di Matteo alla Casinò de la Vallée. In particolare, il Consigliere Aurelio Marguerettaz, richiamando una norma di legge e un’interpretazione, che dispongono il divieto di designare un amministratore di società a totale o parziale capitale pubblico chi abbia registrato, per tre esercizi consecutivi negli ultimi cinque anni, un peggioramento dei conti, ha chiesto se sia stata verificata l’esistenza di cause ostative alla nomina dell’avvocato Di Matteo, data la sua precedente esperienza al Casinò municipale di Campione dove vi sono state perdite dell’ordine di 27 milioni di euro nel 2012, 22 milioni nel 2013 e 29 milioni nel 2014.
L’Assessore al bilancio e società partecipate ha risposto che la questione è stata superata dal testo unico sulle società partecipate – legge Madia del 2016 – che non contempla un simile divieto: non vi è quindi nessuna clausola ostativa alla nomina di Di Matteo. L’Assessore ha poi precisato che Di Matteo, in qualità di Presidente del Consiglio di amministrazione del Casinò di Campione, ha approvato due esercizi, che hanno portato alle casse del Comune di Campione oltre 40 milioni di euro all’anno, con un margine operativo della società positivo.
Il Consigliere dell’UV Marguerettaz si è detto totalmente insoddisfatto perché al di là degli aspetti giuridici, c’è la sostanza: ci siamo portati in casa un amministratore che ha generato 80 milioni di perdite in tre esercizi.
La seconda iniziativa, illustrata dal gruppo Edelweiss Autonomista Popolare Valdostano, intendeva fare luce in merito ad una presunta minaccia di querela inviata tramite messaggio telefonico (Whatsapp) dall’Assessora regionale all’istruzione ad un sindacalista del SAVT, «se non avesse cambiato atteggiamento nei confronti della nuova maggioranza». Per il Capogruppo Mauro Baccega, considerato che l’Assessora non ha escluso il fatto, si tratta di un atto molto grave, soprattutto da chi ha sempre invocato un cambiamento di metodo.
L’Assessora all’istruzione e cultura ha chiarito che si tratta di una questione che non ha nulla di pubblico, né di politico, né di ufficiale, che è stata strumentalizzata. Ha quindi aggiunto: non posso escluderlo, non ricordo la circostanza, e comunque non è legato ad un alto dirigente del SAVT o ad un rappresentante nella sua veste ufficiale.
Il Consigliere dell’EPAV ha osservato che forse non c’è niente di politico rispetto alla questione Casinò, ma genera preoccupazione rispetto ai metodi della nuova maggioranza: cartellino rosso per l’Assessora, ha concluso.
La terza interrogazione a risposta immediata, proposta dal gruppo PD-SVdA, era volta a chiarire se l’Amministratore unico, nell’individuare consulenti a suo supporto, abbia rispettato i dettami della legge regionale 20/2016 sulle società partecipate, con particolare riguardo ai criteri e alle modalità per il conferimento degli incarichi di consulenza nel rispetto dei principi di trasparenza, pubblicità e imparzialità nella procedura di selezione, pubblicando gli avvisi sui siti istituzionali della Casinò de la Vallée e della Regione. Disposizioni, ha detto il Consigliere Jean-Pierre Guichardaz, fortemente volute dall’Assessore Chatrian.
L’Assessore al bilancio e società partecipate ha evidenziato che la situazione all’interno della Casa da gioco è di altissima criticità: si sta operando in una situazione di totale emergenza, non solo di liquidità. Il Casinò ha adempiuto agli obblighi derivanti dalla normativa regionale e sul sito istituzionale è stato pubblicato un avviso per la ricerca di consulenti altamente professionali (nei settori case da gioco, servizi alberghieri, ristrutturazione del debito, diritto del lavoro, advisor legale per supervisione e coordinamento attività) per predisporre il piano di ristrutturazione della Casa da gioco, attraverso un Piano di ristrutturazione aziendale, che deve contenere un piano industriale, e di cui la Regione deve disporre per meglio valorizzare gli investimenti fatti, riorganizzare l’azienda al fine di raggiungere l’equilibrio economico-finanziario della società. L’Assessore Chatrian ha quindi concluso: teniamo la barra dritta nel pieno rispetto di quanto approvato dal Consiglio, sia dal punto di vista normativo, sia dal punto di vista politico.
Il Capogruppo del PD-SVdA ha replicato che la nuova maggioranza non si è preoccupata di condividere nulla con il Consiglio e quindi apprendiamo le notizie dai giornali. Per Guichardaz, l’Assessore ha un atteggiamento capovolto: prima, quando era in minoranza, presentava risoluzioni per studiare e approfondire, quando invece bisognava trovare delle soluzioni, attivare dei team, cosa che sta facendo ora che è in maggioranza: lo fa con grande sollecitudine, senza approfondire e in perfetta solitudine. Secondo il Capogruppo del PD-SVdA, la pubblicazione degli avvisi di ricerca dei consulenti è avvenuta in ritardo, dopo la presentazione del nostro question time; inoltre, ha aggiunto, i profili pubblicati corrispondono in parte alle persone che hanno già accompagnato il nuovo Amministratore unico nelle riunioni con le forze sindacali; chissà, ha concluso, se a vincere il bando di gara saranno proprio loro.
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