La Regione Valle d’Aosta replica all’ultimo decreto legge del Governo Draghi che fissa la riapertura del Casinò de la Vallée di Saint-Vincent il primo luglio, spiegando come la scelta “penalizza
La Regione Valle d’Aosta replica all’ultimo decreto legge del Governo Draghi che fissa la riapertura del Casinò de la Vallée di Saint-Vincent il primo luglio, spiegando come la scelta “penalizza il Casinò de la Vallée di Saint-Vincent, i suoi dipendenti e l’indotto che ne deriva nel settore turistico e commerciale”.
Di conseguenza, la Regione chiede l’anticipazione della riapertura e come spiega il Governo regionale “i livelli di sicurezza siano elevati, i protocolli sicuri e le Case da gioco vadano anche considerate come presidi di legalità contro il dilagare del gioco d’azzardo illegale” e ancora “ sin da subito i Casinò sono finiti nel mirino del CTS, che ha ingiustamente classificato le Case da gioco “a livello medio alto con caratteristiche elevate per il rischio di aggregazione”.
In tutto questo la Lega ha presentato un emendamento presente nel Decreto riaperture che dispone la ripresa delle attività di casinò dalla data di entrata in vigore dello stesso. In una nota si legge: “L’emendamento si è reso necessario perché, nella prima stesura del Decreto Riaperture in esame alla Camera, era stata fissata al 1° luglio la data di riapertura delle case da gioco. Una scelta che avrebbe penalizzato anche il Casinò de la Vallée di Saint-Vincent, i suoi dipendenti e il suo indotto. Casinò che, a differenza di altre case da gioco, ha garantito alla Regione Valle d’Aosta il pagamento della decade senza alcuna interruzione nonostante il periodo di chiusura a causa del Covid-19. Denaro che poi è entrato a far parte del bilancio regionale”.
PressGiochi
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