Sarà anche indagato dalla procura di Aosta – come atto dovuto – per omesso versamento di ritenute, l’au del Casino di Saint-Vincent, Filippo Rolando. Ma sono gli stessi inquirenti ad
Sarà anche indagato dalla procura di Aosta – come atto dovuto – per omesso versamento di ritenute, l’au del Casino di Saint-Vincent, Filippo Rolando.
Ma sono gli stessi inquirenti ad ammettere che, senza il suo intervento dal novembre del 2018 e soprattutto senza il piano di concordato da lui inoltrato al Tribunale di Aosta, oggi probabilmente la Casa da gioco valdostana potrebbe davvero dichiararsi fallita.
Basti pensare che sei mesi fa, quando il Cda del ‘triumvirato’ Brusoni si dimise dopo aver consegnato una relazione drammatica sullo stato economico del Casino, nelle casse dei tavoli verdi c’era poco più di un milione di euro mente oggi le Fiamme Gialle – che nei giorni scorsi hanno sequestrato 1.200.000 euro dai conti correnti del Casino, ovvero l’importo delle ritenute lavoratori di cui è stato forzatamente omesso il versamento perché ‘bloccato’ dal piano di concordato presentato in Tribunale – di milioni ne hanno trovati tredici.
E quanto all’omissione di cui è accusato Rolando, il fascicolo è stato aperto in virtù di alcune sentenze di Cassazione secondo le quali il ‘congelamento’ di fondi destinati a sanare obblighi fiscali non estingue il reato da parte di chi quei soldi non li può usare perché bloccati, “ma quando potrà servirsene per sanare l’inadempienza il reato sarà di fatto estinto” precisano le Fiamme Gialle, che fanno anche sapere che Rolando ha già saldato l’omesso versamento dell’Iva.
PressGiochi
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