23 Novembre 2024 - 21:29

Casinò de la Vallé. L’ass. Chatrian: “Crediti verso i giocatori per 7,5 milioni”

La situazione finanziaria e gestionale della Casa da gioco di Saint-Vincent è stata al centro di un’interrogazione posta dal Movimento 5 Stelle nel corso della seduta consiliare regionale di quest’oggi.

13 Luglio 2017

La situazione finanziaria e gestionale della Casa da gioco di Saint-Vincent è stata al centro di un’interrogazione posta dal Movimento 5 Stelle nel corso della seduta consiliare regionale di quest’oggi.

L’iniziativa era volta a conoscere l’ammontare dei crediti verso giocatori al momento dell’insediamento dell’amministratore Scordato e l’importo di quelli odierni, nonché eventuali svalutazioni in bilancio, oltre che la politica e l’ammontare per il 2016 delle spese per soggiorni, pasti e altri bonus a favore dei clienti della Casa da gioco.

 

L’Assessore alle società partecipate, Albert Chatrian, nella risposta, ha riferito: «I crediti verso giocatori maturati nel periodo 1° gennaio 2000 sino al 1° agosto 2015 ammontano a 8 milioni 869 mila euro, mentre i  crediti al 4 luglio 2017 ammontano a 7 milioni 499 mila euro. Riguardo all’ospitalità, omaggi e spese di viaggio dei clienti, il totale ammonta a 6 milioni 146 mila euro, fra i quali 3 milioni 390 mila in hôtel, 1 milione 697 mila al bar e ristorante del Resort. Dai bilanci aziendali risulta che al 31 dicembre 2015 l’importo dei crediti verso clienti risulta pari a 8 milioni 238 mila euro, di cui 1 milione 303 mila valutati nell’anno 2015, mentre al 31 dicembre 2016, l’importo è di 8 milioni 742 mila euro, di cui 1 milione 165 mila svalutati nel 2016.»

 

 

In merito alla politica nei confronti dei debitori, l’Assessore ha evidenziato che «la Casa da gioco ha due compiti: recuperare il credito vantato e, qualora si abbiano delle evidenze (ad esempio il cliente frequenta altri casinò), mantenere il rapporto perché continui a giocare presso le nostre strutture. Dal 2003 ad oggi sono stati cambiati più di 1 miliardo di euro di assegni. La prassi prevede che il cliente debitore all’ingresso al casinò versi quanto dovuto o, se in accordo con la direzione, versi un acconto a scomputo del debito. Il cliente, quindi, una volta entrato, può giocare in relazione alla sua possibilità economica. L’ospitalità, in questi casi, è commisurata alla sua potenzialità di gioco, monitorata dal personale di sala, rappresentando, come sempre, il criterio di riferimento per offrire benefit. In tal senso le liste dei clienti profilati sono costantemente revisionate alla luce dei volumi di gioco che detti clienti evidenziano e, ovviamente, sono conseguentemente riviste le agevolazioni di cui i clienti fruiscono.»

 

 

«L’azienda – ha concluso l’Assessore Chatrian – in virtù degli elementi sopra citati, sta rivedendo i profili dei giocatori debitori.»

 

Nella replica, il Capogruppo Stefano Ferrero ha osservato: «Sappiamo che ci sono 7,5 milioni di crediti inesigibili; ci sono poi altri 6 milioni di regali e bonus che vengono erogati: la somma di queste cifre arriva quasi al totale della riduzione degli stipendi che è stata richiesta al personale. Sarebbe il momento di azzerare il tutto e verificare quali sono i clienti che ricevono queste regalie, se hanno precedenti penali o meno. È grave che le persone che vantano grossi crediti nei confronti della Casa da gioco continuino a usufruire di benefits. Si cambiano amministratori, ma le ricette sono sempre le stesse. È inutile cercare la società di revisione anglosassone: la casalinga di Voghera riuscirebbe a fare una gestione più oculata delle entrate del Casinò.»

 

 

PressGiochi

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