Pordenone. L’amministrazione distribuirà una guida per aiutare i gestori a rispettare le norme anti-rumore e anti-ludopatia Toscana. Neri (Anci): “Limiti orari sono un punto debole perché in contrasto con
A Casalecchio di Reno, in provincia di Bologna, è stato approvato il “Regolamento per la prevenzione e il contrasto delle patologie e delle problematiche legate al gioco d’azzardo lecito” che, per la prima volta in regione, tiene conto dell’applicazione “effettiva” delle distanze minime dai luoghi sensibili di slot machines e sale slot, così come stabilite con la Delibera di Giunta Regionale n. 831 del 12 giugno 2017 che reca le “Modalità applicative del divieto alle sale gioco e alle sale scommesse e alla nuova installazione di apparecchi per il gioco d’azzardo lecito (L.R 5/2013 come modificata dall’art. 48 L.R. 18/16)”.
Il regolamento è stato approvato con il voto favorevole del gruppo consiliare PD che costituisce la maggioranza, mentre ha votato contro Forza Italia e non hanno partecipato alla votazione Movimento 5 Stelle, Lista civica Casalecchio di Reno e Lega Nord .Oltre al regolamento, è stata approvata la mappatura dei luoghi sensibili presenti sul territorio comunale. Le sale slot che si trovano all’interno dei 500 metri avranno poi 6 mesi di tempo se decidono di chiudere oppure un anno se scelgono di spostarsi, mentre gli esercizi commerciali che ospitano slot machines, al termine delle concessioni in essere, non potranno rinnovarle. A Casalecchio di Reno sono presenti 41 attività commerciali che ospitano slot machines al loro interno e 4 sale gioco/sale scommesse dedicate, per un totale di 175 slot machines (una ogni 208 abitanti).
“Il provvedimento ci dà il tempo per aprire un confronto con le attività che ospitano slot all’interno della fascia di rispetto per supportarle nella riconversione degli spazi- ha dichiarato il sindaco Massimo Bosso- I segnali che arrivano dal territorio sono preoccupanti e denotano una propensione al gioco in continuo aumento con tutte le implicazioni negative che questo comporta. Come amministratori non possiamo non intervenire consci degli effetti che questo fenomeno ha sulla salute e sui rapporti sociali. Non si tratta di proibizionismo ma di riduzione dell’offerta e conseguentemente del danno. Crediamo che le nostre attività commerciali siano mature per ragionare assieme alle Istituzioni di come superare questa condizione con il supporto della comunità tutta e per il bene della comunità stessa”.
“L’approccio dell’Amministrazione a questo tema segue tre linee di azione ben definite- ha concluso Massimo Masetti, Assessore al Welfare- 1) prevenzione, con azioni rivolte alle scuole ai lavoratori e a tutti i cittadini per diffondere una differente cultura di approccio al gioco d’azzardo. L’obiettivo è fornire a tutti i cittadini gli strumenti culturali per un’analisi corretta dei rischi legati al gioco, in contrapposizione rispetto alla promozione sfrenata e alle illusioni di vincita facile che vengono proposte ormai ovunque tramite i vari canali pubblicitari; 2) promozione, realizzando azioni e adottando provvedimenti per sostenere le attività commerciali che fanno la scelta di dismettere le slot machines, anche sollecitando la Regione a sostenere le riconversioni dei locali; 3) contrasto adottando provvedimenti per limitare la diffusione dei punti di gioco sul territorio e per arginare le occasioni di gioco tutelando prioritariamente le fasce più deboli (es. ordinanza di restrizione oraria)”.
PressGiochi