Nell’anno 2019 nella diocesi di Gaeta sono stati spesi in azzardo ben € 247.534.369, il 57.8% dei quali nei soli comuni di Formia e Fondi. La Caritas diocesana di Gaeta mantiene
Nell’anno 2019 nella diocesi di Gaeta sono stati spesi in azzardo ben € 247.534.369, il 57.8% dei quali nei soli comuni di Formia e Fondi.
La Caritas diocesana di Gaeta mantiene vivo l’impegno nel contrasto all’azzardo attraverso il Tavolo tecnico di lavoro, grazie alla collaborazione con la Consulta Diocesana delle Aggregazioni Laicali, Libera Presidio Sud Pontino, ADRA, Croce Rossa Italiana Comitato Sud Pontino, che ha raccolto e sistematizzato i dati relativi al Lazio sud per l’anno 2019.
Dai dati esaminati, emerge che la media della giocata pro capite nei 17 comuni della diocesi sia stata nel 2019 di 1.510 € con un’incidenza sul reddito del 9.3%.
La Caritas ha realizzato negli anni numerose iniziative quali convegni, Tende del Buon Gioco nelle piazze, incontri di sensibilizzazione nelle scuole con esperti e psicologi, networking con le amministrazioni, apertura di un centro specifico di ascolto e di orientamento. In attesa di un riordino della normativa sul gioco d’azzardo, il Tavolo di lavoro della Caritas chiede ai vari sindaci che si agisca a livello di Distretto Socio-Sanitario emanando regolamenti comuni in ogni città con l’obiettivo di incoraggiare gli esercenti a disfarsi delle slot machine, inserendo norme più restrittive per l’ubicazione delle sale gioco o delle macchinette mangiasoldi nei locali commerciali.
“Non si può più rimanere indifferenti – afferma Caritas Gaeta – di fronte a questa piaga sociale che vede anno dopo anno intere famiglie sgretolare il proprio tessuto affettivo e relazionale per gli effetti economici derivati da una dipendenza subdola e distruttiva come quella dall’azzardo. È il tempo della prevenzione, ma anche di interventi che sul piano politico possono incidere profondamente sulle abitudini dei cittadini. È il tempo della costruzione di una società post-Covid che si fondi sul benessere delle persone che la costituiscono perché è questo che rende una società veramente civile”.
PressGiochi