Modifiche al Prelievo prelievo erariale unico sugli apparecchi di cui all’articolo 110, comma 6, lettere a) e b) del tulps rispettivamente fissate in misura pari al 19,5 per cento ed al 6 per cento dell’ammontare delle
Modifiche al Prelievo prelievo erariale unico sugli apparecchi di cui all’articolo 110, comma 6, lettere a) e b) del tulps rispettivamente fissate in misura pari al 19,5 per cento ed al 6 per cento dell’ammontare delle somme giocate per reperire maggiori entrate per dotare il Fondo per le politiche abitative (FPA), istituito presso la Cassa depositi prestiti Spa, con una dotazione annuale pari a 400 milioni di euro. E’ quanto previsto da uno dei circa 110 emendamenti al Dl Bilancio presentati ieri in Commissione Finanze della Camera. La proposta è stata però respinta dalla commissione.
L’emendamento presentato dagli onorevoli Paglia, Fassina, Marcon e Melilla chiedeva di aggiungere dopo l’art 81, l’art. 81-bis che prevedeva l’Istituzione di un Fondo di acquisizione di crediti bancari in condizione di sofferenza al comma 1 recitava: “Fermo restando quanto previsto dall’articolo 5, comma 8, del decreto-legge 30 settembre 2003, n. 269, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 novembre 2003, n. 326, è istituito presso la Cassa depositi prestiti Spa il Fondo per le politiche abitative (FPA), con una dotazione annuale pari a 400 milioni di euro. Il comma 8 prevedeva che all’onere derivante dall’attuazione del comma 1 si provvede mediante le maggiori entrate derivanti dal comma 9. E il comma 9 recitava: “A decorrere dal 1o gennaio 2017, la misura del prelievo erariale unico sugli apparecchi di cui all’articolo 110, comma 6, lettere a) e b) del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, di cui al regio decreto 18 giugno 1931, n. 773, e successive modificazioni, come rideterminate dai commi 918 e 919 dell’articolo 1 della legge 30 dicembre 2015, n. 208, sono rispettivamente fissate in misura pari al 19,5 per cento ed al 6 per cento dell’ammontare delle somme giocate. L’Agenzia delle dogane e dei monopoli, con propri decreti dirigenziali adottati entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, dispone l’allineamento verso il basso degli aggi riconosciuti ai concessionari di giochi pubblici legali, anche con riferimento ai rapporti negoziali in essere alla data di entrata in vigore della presente legge, con particolare riferimento al gioco del Lotto ed a quello del SuperEnalotto”.
Mentre sono stati approvati alcuni emendamenti in Commissione Agricoltura che riguardano il mondo ippico.
Passa quello di Paolo Russo (Fi-Pdl) in cui si chiede che “a partire dal 1 gennaio 2017, in analogia ad altre tipologie di gioco, l’imposta unica sulle scommesse a quota fissa sulle corse dei cavalli è stabilita per la rete fisica nella misura del 33 percento del Mol (Margine Operativo Lordo, differenza tra le somme puntate e le vincite corrisposte) e per il gioco a distanza nella misura del 37 percento del Mol; il gettito conseguito con questa modalità di tassazione rimane destinato per il 25 percento a titolo di Imposta Unica ed il 75 percento al Mipaaf per il finanziamento dei montepremi, della gestione degli impianti delle corse e delle provvidenze per l’allevamento dei cavalli”.
PressGiochi
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