19 Novembre 2024 - 04:36

Dl sicurezza città. Beni (Pd): “Tema sale giochi non ha nesso diretto con il dl in esame”

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10 Marzo 2017

Snai. Fiom-Cgil: “Proclamato il blocco delle prestazioni di lavoro straordinario per l’avvio della procedura di licenziamento di 55 dipendenti”

Sesto Fiorentino. Controlli intensivi delle forze dell’ordine, sopresi due minorenni a giocare d’azzardo

La Commissione Attività produttive della Camera ha in questi giorni espresso parere favorevole in merito al dl recante Disposizioni urgenti in materia di sicurezza delle città.

Tuttavia ha presentato alcune osservazioni all’interno delle quali chiede che le Commissioni di merito valutino la possibilità di inserire anche gli esercizi in cui è autorizzato il gioco con vincite in denaro tra le tipologie di attività commerciali oggetto di ordinanze sindacali, al fine di una maggiore efficacia delle finalità della legge.

 

 

I dibattiti sul dl Disposizioni urgenti in materia di sicurezza delle città è continuato anche in Commissione Affari Sociali dello stesso ramo del Parlamento dove il deputato Matteo Mantero del M5S ha chiesto di inserire un riferimento alle sale dove si pratica il gioco d’azzardo.  “Tali strutture – ha dichiarato – pongono sia un problema di decoro urbano, specialmente nei centri storici, sia per quanto riguarda la sicurezza, in quanto costituiscono un punto di attrazione per alcune attività criminali. Serve per questo formulare un rilevo al fine di prevedere un divieto per l’apertura di sale giochi nei centri storici e in prossimità dei luoghi considerati sensibili”.

A rispondere il presidente Mario Marazziti che ha affermato che la presenza di sale dove si pratica il gioco d’azzardo costituisce un problema in ogni luogo della città, la maggior parte di tali esercizi si trova in aree periferiche a maggior rischio di degrado.

Tuttavia per il relatore Paolo Beni del Pd “il tema delle sale gioco non ha un nesso diretto con l’oggetto del decreto-legge in esame e che un riferimento in tal senso lascerebbe fuori altri temi che potrebbero essere collegati a quello della sicurezza”.

Matteo Mantero ha quindi annunciato l’astensione del Movimento 5 Stelle sulla proposta di parere, ribadendo, in primo luogo, che “un rilevo relativo al gioco d’azzardo sarebbe stato pertinente, posto che il decreto-legge contiene già riferimenti ad altre dipendenze e che il legame tra questo settore e alcune attività criminali non è casuale”. A testimonianza di ciò, ricorda che il questore può impedire l’apertura di nuove sale nel caso ravvisi il rischio di infiltrazioni criminali. Sottolinea, inoltre, le perplessità suscitate dalla mancata previsione di risorse aggiuntive e segnala che alcune competenze affidate ai sindaci sono già previste dalla normativa vigente.

 

PressGiochi

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