Il Consiglio approva la pdl 107 sulle attività di gioco. Passa l’emendamento Graziano per la chiusura delle sale tra le 12,30 e le 14,30.
E’ approdato questo pomeriggio nell’ultima riunione del Consiglio regionale del 2022 il progetto di legge che mira a modificare le regole di apertura delle sale giochi in Calabria. Progetto approvato con modifiche dalla Commissione Affari istituzionali appena due giorni fa.
Ma un nuovo emendamento – a firma Graziano – è stato proposto oggi all’aula, che incide di nuovo sugli orari. Se la Commissione aveva stabilito la chiusura valida su tutto il territorio regionale dalle 24,00 alle 9,00, la proposta emendata prevede una chiusura ulteriore delle sale dalle 12,30 alle 14,30. L’emendamento verrà votato questo pomeriggio dall’Aula.
“Il gioco pubblico è normato da una legge dello stato – ha dichiarato Francesco Mancuso, presidente del consiglio -. Noi possiamo intervenire in parte di questa normativa. Abbiamo cercato di armonizzare le varie richieste arrivate e credo sia scaturita una norma, forse la più restrittiva tra le varie regioni in Italia. Abbiamo posto rimedio tra le varie questioni come sulle distanze, gli orari e sull’attribuzioni ai sindaci del potere di intervenire che è stato eliminato. Gli orari saranno per tutti i comuni uguali e saranno chiuse le sale dalle 24,00 alle 9,00 e dalle 12,30 alle 14,30 del pomeriggio. Noi, a differenza di altre regioni abbiamo ascoltato tutti i soggetti che lo hanno richiesto, ci siamo dati regole giuste creando una legge giusta che non presta il fianco a demagogie e strumentalizzazioni”.
A ribattere la consigliera di opposizione Amelia Bruni che ha definito la norma una legge di carattere etico: “La collettività si è espressa in termini negativi sulla pdl. Avete proposto una legge che prevede ora 11 ore di apertura delle sale ma non rientra in quanto stabilito anche dal Tar, e avete sanato la questione del distanziometro alzando bandiera bianca dalla possibilità di difendere i nostri concittadini”.
Il consigliere Ernesto Alecci (Partito Democratico) ha dichiarato: “E’ vero che la Calabria sta mettendo in campo una legge più restrittiva delle altre regioni, ma perché non fare una scelta coraggiosa contribuendo a chiudere definitivamente queste sale giochi? Mi sfugge l’utilità che possono fornire queste sale da gioco”. Critico anche l’intervento del consigliere Tavernise del M5S che ha criticato la modifica apportata in commissione sugli orari. “Sono sicuramente felice che modificate oggi di nuovo gli orari di apertura. Apprezzo le modifiche volute dal presidente Mancuso. Nessuno vuole provocare la perdita di posti di lavoro, però sugli orari si poteva intervenire con l’apertura ad 8 ore. Se limitiamo l’apertura delle sale limitiamo sicuramente la diffusione della ludopatia”.
“Il problema di fondo, in questo caso, è che lo Stato pensa a incassare senza valutare i danni sul fronte della salute, come accaduto in passato con le sigarette – ha detto il consigliere Laghi (De Magistris Presidente). “In realtà c’è chi incassa e chi deve sostenere anche economicamente i danni delle attività ludiche. Non credo che gli emendamenti apportati stravolgono positivamente la proposta di legge. Si sono sicuramente accontentati i sindaci, anche se si sarebbe introdotto un sistema di disparità tra comuni che sarebbero stati soggetti alle pressioni delle attività. Non si sono accontentati di certo i vescovi o le attività del terzo settore. In estrema sintesi è semplicemente una legge sbagliata che danneggia il tessuto sociale a favore di interessi lobbistici”.
Il Partito democratico, tramite le parole del consigliere Mammoliti ha annunciato il parere contrario alla proposta 107.
“Questa – ha dichiarato il consigliere Gelardi (Lega) – è una proposta di legge molto importante per la Calabria. Ho sollevato qualche dubbio sugli effetti derivanti dalle proposte presentate alla lotta alla ludopatia. Per questo ho ascoltato i suggerimenti presentati da Anci e associazioni di categoria. Il testo approdato in aula è sicuramente migliorato grazie alla grande discussione realizzata”.
“La CEI proprio oggi ha lanciato l’appello alla Regione di non approvare questa norma. Accogliamo questo appello – ha dichiarato Domenico Bevacqua del PD.
Ad intervenire in Aula anche il Presidente della Regione Roberto Occhiuto che ha detto: “Questo tema non mi appassiona, perché ho rintracciato sempre una sorta di ipocrisia nella comunità nazionale. Ricordo che dai giochi arrivano allo stato 8,5 miliardi di euro. C’è una distonia tra la discussione che si fa attorno a questo tema e il fatto che poi lo stato fa cassa con il gioco. Ho coscienza di governare una Regione complessa, dove è presente povertà e criminalità. In una regione come la nostra il livello di attenzione su questo tema deve essere più alto di altre regioni, per questo ho suggerito che questa discussione potesse tornare in Commissione ascoltando anche le associazioni che avevano richiesto di essere ascoltate. Questo passaggio è servito, perché il testo che arriva in aula è migliorativo del precedente. Prima di questa legge in Calabria c’era la giungla. Questo testo ci fa essere all’avanguardia e ci permette di avere una norma più restrittiva che in altre regioni. Su chi ha proposto di fare della Calabria una zona franca, vietando tutte le sale giochi, rispondo che in passato è stato anche un mio pensiero, ma questa via non è praticabile perché favorirebbe il gioco illegale. La ludopatia esiste e si sviluppa anche sul canale illegale, sempre presente. Quindi questa è una possibilità esclusa a priori”.
“Con le modifiche apportate abbiamo una legge migliore di altre regioni. Nessun braccio di ferro interno alla maggioranza” ha concluso.
Il Consiglio ha quindi votato l’emendamento a firma Graziano che è stato approvato. Il Consiglio ha poi approvato la proposta di legge n. 107 sul gioco.
Cosa prevede la proposta dopo il passaggio in Commissione?
Nessuna modifica all’applicazione del distanziometro, ma si elimina l’applicazione della norma anche sui giochi di puro intrattenimento comma 7. Si modifica la previsione relativa al limite massimo di apertura non superiore alle otto ore giornaliere, stabilendo la chiusura dalle 24,00 alle 9,00 per le attività di gioco e si annulla la retroattività della legge.
Il Consiglio nella seduta odierna ha introdotto la chiusura per le sale giochi anche tra le 12,30 e le 14,30.
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