27 Dicembre 2024 - 20:29

Cadoneghe avvia indagine per valutare il fenomeno del gioco d’azzardo in città

Il M5S a Cadoneghe, nel padovano, ha proposto un’ordinanza per limitare il fenomeno del gioco d’azzardo. La richiesta dei penta stellati a convinto il presidente del Consiglio comunale Daniele Toniolo

10 Settembre 2018

Il M5S a Cadoneghe, nel padovano, ha proposto un’ordinanza per limitare il fenomeno del gioco d’azzardo. La richiesta dei penta stellati a convinto il presidente del Consiglio comunale Daniele Toniolo a convocare degli esperti per avere un quadro del problema, prima di decidere come intervenire. Gli esperti hanno relazionato nell’ultimo Consiglio, giovedì scorso.

I dati relativi al 2016, dove nei bar, tabaccherie e sale slot sono stati censiti 123 apparecchi, 96 slot e 27 videolottery. Secondo quanto riferito dai gestori, sono stati 16,27 i milioni spesi al gioco, che equivalgono a 1.004 euro pro capite per ogni abitante (sono 16.199 i residenti). Un dato importante se riferito, ad esempio, alla città di Padova, dove i residenti sono 209 mila, ma pro capite è come se giocassero “soltanto” 553 euro.

Il Comune di Cadoneghe ha avviato negli anni precedenti un programma decisamente articolato di iniziative per arginare il gioco d’azzardo. Nel 2015 ha fatto partire un progetto di prevenzione della ludopatia in collaborazione con il Dipartimento delle dipendenze dell’allora Usl 16 (la prima esperienza avviata dal dipartimento in tal senso). Anche l’Usl padovana ha una sezione dedicata proprio ai gambler e risulta che dei 138 pazienti che si sono rivolti all’ambulatorio da città e provincia, otto erano residenti a Cadoneghe.

 

Sulla base di tutti questi dati gli amministratori comunali di Cadoneghe approveranno un metodo di intervento per combattere il gioco d’azzardo, evitando ricorsi e invalidazione dei provvedimenti.

Sulla scorta dell’esperienza portata dal vicesindaco di Valdagno, Michele Vencato, una delle soluzioni possibili potrebbe essere l’emanazione di un’ordinanza che limiti gli orari di funzionamento di slot e videolottery a poche ore al mattino e al pomeriggio. Un provvedimento che però, per essere davvero efficace, dovrebbe venire applicato anche dai Comuni contermini, per evitare così l’effetto del cosiddetto “nomadismo” dei giocatori da un territorio a quello limitrofo.

 

PressGiochi

 

 

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