La Conferenza episcopale brasiliana critica la decisione del governo di andare verso la legalizzazione del gioco d’azzardo nel Paese. Da alcuni mesi, infatti, il Parlamento brasiliano è diviso tra le
La Conferenza episcopale brasiliana critica la decisione del governo di andare verso la legalizzazione del gioco d’azzardo nel Paese.
Da alcuni mesi, infatti, il Parlamento brasiliano è diviso tra le fazioni pro e anti casinò. Da un lato, i legislatori della coalizione Centrão stanno cercando di approvare una legislazione su una legge sul gioco d’azzardo onnicomprensiva per includere il gioco popolare. Dall’altro, le forze di matrice cristiana, pongono l’accento su quanto la dipendenza dal gioco danneggi le famiglie e vada contro i valori religiosi. Una delle proposte in discussione, limiterebbe la regolamentazione del gioco d’azzardo all’apertura dei casinò negli hotel, ipotesi che, secondo i suoi sostenitori, non avrebbe impatto sulla maggior parte delle famiglie brasiliane, ma solo sui turisti.
Su questo scenario, i vescovi brasiliani hanno affermato: “È doveroso, per ragioni etiche ed evangeliche, avvertire che il gioco d’azzardo porta con sé danni morali, sociali e soprattutto familiari irreparabili”. I presuli denunciano anche i “falsi argomenti” a vantaggio dell’approvazione del progetto di legge 442/91, che “non considerano la possibilità dell’associazione del gioco d’azzardo con il riciclaggio di denaro e il crimine organizzato”.
La Conferenza episcopale del Brasile chiede “di respingere questo progetto e qualsiasi altra iniziativa che intenda regolare il gioco d’azzardo in Brasile. Un voto a favore del gioco d’azzardo sarà, in pratica, un voto di disprezzo per la vita, per la famiglia e per i suoi valori fondamentali”. Nel contesto dell’anno elettorale, concludono i vescovi, “la Conferenza episcopale assume l’impegno di seguire attentamente questo processo e di divulgare ampiamente il nome dei parlamentari che scelgono di lasciare le loro impronte su questo affronto criminale al popolo brasiliano”.
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