23 Novembre 2024 - 12:57

Brasile, bloccati 2mila siti di gioco d’azzardo illegale

Governo determinato a regolamentare il settore del gioco

15 Ottobre 2024

A partire da venerdì scorso, il Brasile ha iniziato a bloccare oltre 2.000 siti di gioco d’azzardo considerati irregolari, nell’ambito di un’iniziativa del governo volta a regolamentare il settore. L’obiettivo è contrastare i rischi crescenti di dipendenza, in particolare tra milioni di persone vulnerabili.

Le autorità hanno cominciato ad applicare la legge firmata dal presidente Luiz Inácio Lula da Silva nel dicembre 2023, che disciplina e tassa le società di scommesse. Secondo le stime governative, oltre 52 milioni di brasiliani hanno iniziato a scommettere online negli ultimi cinque anni. Tuttavia, la maggior parte dei giochi d’azzardo, come casinò e slot machine, rimane illegale, nonostante le scommesse online siano state autorizzate dal 2018.

Attualmente, 96 società gestiscono 210 siti di gioco attivi, mostrando la volontà di rispettare le nuove norme e operare fino a fine anno, mentre le loro richieste di licenza sono ancora in fase di valutazione.

Alcune delle società non autorizzate hanno deciso di rivolgersi ai tribunali, mentre altre stanno cercando autorizzazioni statali temporanee per continuare ad operare fino alla fine dell’anno. Dal 1° gennaio 2025, le società che otterranno l’autorizzazione dovranno versare 30 milioni di BRL (5,3 milioni di dollari) e rispettare regole federali contro frodi, riciclaggio di denaro e pubblicità abusiva per poter operare in modo permanente.

L’incertezza sulle sorti di alcune società di scommesse sta già influenzando le entrate di vari sport, in particolare nel calcio. Gli esponenti sportivi locali temono perdite economiche significative nel caso in cui le aziende di scommesse siano definitivamente escluse dal mercato e hanno sollecitato il governo affinché permetta loro di continuare a operare.

L’iniziativa di regolamentazione rappresenta un passo cruciale per disciplinare il settore del gioco d’azzardo in Brasile, ma resta da vedere come si risolveranno i conflitti tra le società e il governo.

PressGiochi

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