23 Novembre 2024 - 15:44

BPER Banca e Avviso Pubblico fanno tappa a Palermo con “La Trappola dell’Azzardo”

A Palermo l’ultimo incontro con gli studenti del Liceo Classico Umberto I e il convegno sul tema “Dal Gaming al Gambling. Il gioco online: la nuova frontiera dell’azzardo”.

11 Maggio 2023

Si è tenuta a Palermo, presso la sede di BPER Banca, in Piazza del Monte di Pietà, 16, un’ulteriore tappa de “La Trappola dell’Azzardo”, un progetto ideato da BPER Banca e Avviso Pubblico, al fine di prevenire il fenomeno del gioco d’azzardo patologico, sempre più diffuso tra le giovani generazioni.

Quello del capoluogo siciliano è l’ultimo di una serie di incontri gratuiti rivolti sia a studenti e personale scolastico, con focus dedicati su come arginare il fenomeno del gioco d’azzardo tra i minori, sia a tutta la cittadinanza con l’obiettivo di dare ancora più consapevolezza dei danni all’economia provocati dal gioco d’azzardo, soprattutto a causa del riciclaggio di denaro sporco e del rischio legato a fenomeni di usura.

Il progetto, che ha già coinvolto altre quattro città italiane da Nord a Sud del Paese – ed in particolare Roma, Torino, Genova e Napoli – ha visto come relatori del primo incontro con gli studenti e le studentesse del Liceo Classico Umberto I, Francesca Picone, psichiatra e Direttrice UOC, Dipartimento di Salute Mentale, ASP Palermo, e Gino Gandolfo, Responsabile regionale della campagna contro i rischi del gioco d’azzardo patologico “Mettiamoci in gioco”.

Successivamente, presso la sede di BPER Banca, si è svolto l’incontro aperto alla cittadinanza, dal titolo “Dal Gaming al Gambling. Il gioco online: la nuova frontiera dell’azzardo”.

La Sicilia è la terza regione in Italia per il gioco on line con 7 miliardi e 637 milioni per l’anno 2021, preceduta solo da Campania e Lombardia, mentre è al sesto posto per la raccolta pro-capite del gioco fisico d’azzardo legale, con 825,52 euro a testa. Sono alcuni dei dati emersi dal convegno. Il dato che assegna il podio del terzo posto alla Sicilia citato dagli esperti è tratto dalla Relazione finale sul controllo criminale sulle attività connesse al gioco della scorsa Commissione parlamentare nazionale antimafia, mentre il dato sulla raccolta pro- capite del gioco fisico emerge dall’ultima rilevazione dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, denominata “Libro blu”, dove per “raccolta” si intende l’ammontare delle puntate effettuate dai giocatori.

Un settore che fa gola anche ai clan, secondo quanto emerso dall’ultima relazione della Dia, e che con la sola operazione “Game over”, coordinata dalla Dna, ha portato al sequestro da parte delle procure di Reggio Calabria, Catania e Bari a valori per un miliardo di euro.

Pochi i dati disponibili perché, accanto all’offerta del gioco legale controllato dallo Stato, c’è un giro di introiti riciclato dalle organizzazioni criminali difficilmente rilevabile. Secondo le stime dell’organizzazione Transcrime che ha analizzato anche i dati di altri Paesi, nel 2011 gli introiti in Italia sono stati tra i 326 e i 533 milioni di euro, con quasi il 20% concentrato in Sicilia. Dati che risalgono al periodo pre pandemico: il Covid 19, infatti, ha accelerato una tendenza in atto, cioè il progressivo aumento del gioco d’azzardo on line: così se nel 2019, secondo i dati del “Libro blu”, il 67% della raccolta si concentrava sulla rete fisica, nel 2021 la percentuale è crollata a poco meno del 40% mentre la raccolta on line nel 2021 ha toccato quota 67,17 miliardi di euro, con un aumento del 36% rispetto al 2020.

Pierpaolo Romani, Coordinatore nazionale di Avviso Pubblico, ha dichiarato: “Il gioco d’azzardo in Italia non è soltanto un importante comparto economico ma, come dimostrano diverse inchieste giudiziarie svolte anche in Sicilia, costituisce un settore utilizzato dalle mafie per riciclare denaro di provenienza illecita e un problema di salute pubblica. Ringraziamo BPER Banca per averci dato la
possibilità di realizzare questo progetto e di poter fare una tappa nella città di Palermo. Conoscere approfonditamente l’aspetto patologico e criminale del gioco d’azzardo è la prima forma di prevenzione che si può attuare per garantire la salute e la sicurezza dei cittadini e delle cittadine, a partire dai giovani”.

Giuseppe La Boria, responsabile della Direzione Territoriale Calabria-Sicilia di BPER Banca, ha dichiarato: “Siamo contenti di ospitare l’ultima tappa di questo tour a Palermo, dove abbiamo raccolto partecipazione ed entusiasmo oltre le aspettative. BPER con questo progetto ha deciso di assumere anche un ruolo sociale all’interno di questo fenomeno. La nostra Banca vuole essere parte attiva nel porre l’attenzione sui rischi e pericoli del gioco d’azzardo patologico e già nel tempo ha attuato diverse azioni per tutelare i propri clienti e le loro famiglie, affiancandole con un’attività di sensibilizzazione e informazione”.

“Sul tema dell’azzardo rischia di esserci un’accettazione sociale perché manca la percezione della pericolosità del fenomeno – ha detto il presidente della Commissione regionale Antimafia Antonello Cracolici – A differenza del traffico di droga, che ha un effetto materiale e drammatico sulla vita delle persone, il gioco, essendo un’attività volontaria che esercita una forte attrattiva e fascinazione, illudendo le persone su un possibile cambio di stile di vita, non viene percepito come un rischio. Il problema è alzare il tono per dimostrare che le organizzazioni criminali si avvantaggiano delle scommesse e del gioco d’azzardo per il riciclaggio
e le attività illecite”.

 

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