Durante il convegno di Bolzano, organizzato dalla Federazione Italiana Tabaccai con l’Istituto Friedmam dal titolo “Liberi di scegliere: basta proibizionismo” gli interventi tecnici sono stati lasciati a all’Avv. Geronimo Cardia,
Durante il convegno di Bolzano, organizzato dalla Federazione Italiana Tabaccai con l’Istituto Friedmam dal titolo “Liberi di scegliere: basta proibizionismo” gli interventi tecnici sono stati lasciati a all’Avv. Geronimo Cardia, al Prof. Cesare Guerreschi della Siipac e a Luigi Nevola presidente dell’associazione Culturale “La Sentinella” e a Klaus Ledinser, ex vicesindaco di Bolzano.
“La provincia- ha commentato l’avvocato Geronimo Cardia– ha aggiunto divieto a divieto aggiungendo luoghi sensibili, quando c’erano solo i prati liberi dal divieto di gioco. Poi hanno vietato i totem che sarebbe come dire che è vietato per i minori guidare la macchina. Il messaggio elettorale della provincia è stato: ho tutelato la salute dei cittadini vietando il gioco legale. Ed è vero? No assolutamente il contrario e i dati lo dimostrano”.
“Il gioco viene prima della cultura, risale a 6000 anni fa- ha proseguito il prof. Cesare Guerreschi-ll proibizionismo come in Alto Adige non serve a niente, anzi è solo un danno. Così aumenta il gioco illegale, in Italia ci sono circa 5.000 punti vendita di gioco illegale, mentre per combattere il gioco patologico formazione e la prevenzione soprattutto nelle scuole sono la cosa più importante”.
Ha poi preso la parola Luigi Nevola, presidente dell’associazione “La Sentinella“.
Siamo in guerra!- Ha detto- In guerra per difendere verità e legalità. questa è la provincia più proibizionista d’Italia, questa legge dà da mangiare ai nuovi al capone. i tabaccai e le sale sono sentinelle della legalità sul territorio. dal 2013 il mercato criminoso ha introdotto in 110 bar di Bolzano i totem che hanno sostituito il gioco lecito grazie alla legge proibizionista della provincia”.
“Vietiamo il Lagrain perché ci sono gli alcolisti?- ha proseguito Nevola- dobbiamo fare formazione e prevenzione, combattere l’illegalità a tutti i costi. non combattere chi già difende la legalità”.
“Nella nostra terra il gioco è radicato- ha agiunto Ladinser (ex vicesindaco Bolzano)- come amministratore non era mai semplice fare la scelta giusta, ci volevano un po’ di regole. a suo tempo anche io ho sostenuto una chiusura, ma oggi bisogna trovare una nuova soluzione. Il settore del gioco deve costruire una sua immagine positiva soprattutto per i cittadini, questa è la priorità e il mio invito alla vostra assise è di lavorare su questo e su un confronto e dialogo più aperto possibile. questo il mio augurio”.
PressGiochi