12 Gennaio 2025 - 14:46

Bolzano. Huber (Pd): “Il proibizionismo non fa mai bene alla legalità, lo insegna la storia e lo dice il Governo”

“In questi ultimi tempi abbiamo conosciuto in Alto Adige ed in particolare a Bolzano la nuova realtà dell’illegalità nel settore del gioco d’azzardo, rappresentata dai “totem”, apparecchi irregolari che si possono trovare

15 Dicembre 2015

“In questi ultimi tempi abbiamo conosciuto in Alto Adige ed in particolare a Bolzano la nuova realtà dell’illegalità nel settore del gioco d’azzardo, rappresentata dai “totem”, apparecchi irregolari che si possono trovare ovunque, non contemplati dalle leggi dello Stato o da quelle locali, ma nonostante questa preoccupante scoperta, la Provincia sembrerebbe voler proseguire nel portare avanti la sua linea proibizionista. Un errore di prospettiva dovuto ad un approccio antico, paternalistico, come sottolineano esponenti nazionali del Partito Democratico”.

Alessandro Huber del Partito Democratico Alto Adige denuncia la situazione di diffusa irregolarità che si è sviluppata a Bolzano dopo l’introduzione delle norme contro il gioco legale.

 

“La senatrice del Pd, Emilia De Biasi, presidente della Commissione Sanità del Senato, – continua Huber – ci dice che “un intervento proibizionista nei confronti del gioco rappresenterebbe un autentico favore all’illegalità” e per questa ragione “è necessario avviare un percorso di riforma serio e approfondito di tutto il comparto del gioco, e sotto tutti i profili”, non solo sul tema della pubblicità (tema sul quale il Governo è appena intervenuto limitando fortemente la possibilità di pubblicizzare il gioco in radio e tv).

 

Il proibizionismo sul gioco legale è iniziato già qualche anno fa quanto sono state rimosse le slot dai bar, scelta che ha portato a riempire i locali pubblici di totem incontrollati per il gioco online, dando così nuova linfa a chi agisce nell’ombra e al di fuori delle regole, non tutelando affatto minori e malati di gioco d’azzardo.

 

Ora parrebbe che con il 2016 non verranno rinnovate nemmeno le licenze delle sale gioco legali e regolari presenti in provincia. È possibile che la storia non insegni nulla? Il proibizionismo non porta mai a nulla, se non a peggiorare la situazione e lo abbiamo visto in tutte le salse (dalle droghe all’alcool, come testimoniano rapporto dell’ONU, mica di Pannella). Basti pensare a cosa successe con Al Capone a Chicago negli anni ’30. È possibile che si preferisca smantellare il settore del gioco legale, agevolando così la criminalità organizzata e il sommerso, piuttosto che regolamentarlo e controllarlo (puntando tantissimo sulla prevenzione nelle scuole!), è possibile che si rinunci con questa facilità a centinaia di posti di lavoro regolari a favore invece di occupazioni irregolari e che nulla portano nelle casse pubbliche? Oltre 500 lavoratori sono legati alle sale da gioco in Alto Adige; qualcuno pensa ai costi sociali, alla ricollocazione lavorativa da sostenere per queste persone? Si tratta soprattutto di giovani, a Bolzano, appartenenti a fasce della popolazione che hanno bisogno di lavoro, reddito e tutele.

 

Io credo – conclude l’esponente Pd dell’Alto Adige – tutto questo non risolva il problema delle dipendenze legate al gioco, ma anzi lo peggiori. E allo stesso tempo, facendo finta di avere l’anima candida, si tralasciano i veri problemi delle dipendenze giovanili (e non solo) in Alto Adige: l’abuso di alcool. O forse è scomodo parlare delle vallate ed è meglio puntare ad un business “italiano”?

Speriamo qualcuno si renda conto del gravissimo errore che si sta commettendo”.

 

PressGiochi

 

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