“Ma a che gioco sta giocando il Governo? Mentre si ridimensiona il rischio che la prossima finanziaria supporti l’apertura di oltre 20.000 nuovi posti di gioco, scopriamo che sull’altro piatto
“Ma a che gioco sta giocando il Governo? Mentre si ridimensiona il rischio che la prossima finanziaria supporti l’apertura di oltre 20.000 nuovi posti di gioco, scopriamo che sull’altro piatto della bilancia ci sono i nuovi Casinò che si apriranno come vere e proprie cittadelle del gioco legale, ma non per questo meno pernicioso per la salute dei cittadini”.
Lo dice Paola Binetti, deputato di Area popolare (Ncd- Udc).
“Sembra che il Governo- aggiunge- possa rivedere modi e strategie del gioco d’azzardo, a seconda delle denunce e degli umori di tante associazioni e di ciò che il Parlamento esprime in dissenso e quindi in potenziale opposizione di voto, ma non intende rinunciare al gettito fiscale che può derivargli dal gioco, facendolo lievitare , in tutti i modi possibili, compreso il ritorno ai vecchi Casinò. Lo Stato azzarda soluzioni vecchie e nuove al tempo stesso, ponendosi davanti al gioco in modo ambiguo, come chi fa e chi disfa senza valutare le conseguenze reali di certe scelte.
E il massimo dell’ambiguità è proprio quello che non gli consente di legiferare seriamente su di un tema così delicato, neppure per dire un no secco alla pubblicità del gioco: lo avevamo chiesto con la riforma RAI appena approvata ieri, ma non si è andati oltre una generica raccomandazione”.
PressGiochi
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