“Oggi – afferma in una nota del 6 gennaio l’on Paola Binetti – milioni d’italiani, nonostante il vistoso calo d’ascolto dei programmi RAI, sarà incollato davanti alla TV per capire
“Oggi – afferma in una nota del 6 gennaio l’on Paola Binetti – milioni d’italiani, nonostante il vistoso calo d’ascolto dei programmi RAI, sarà incollato davanti alla TV per capire se il biglietto della lotteria Italia, acquistato mesi o settimane fa, é tra i vincitori. Oppure se anche per quest’anno bisogna rivolgersi ai gratta e vinci, o a qualche VLT o magari tornare alla tombola casalinga o alle vecchie slot del bar sotto casa per ottenere qualche vantaggio dalla fortuna. Il fatto é che nemmeno il Pil della Cina cresce come il gioco in Italia. Il 7 per cento in un anno é un incremento record e la cifra di 95 miliardi rappresenta il 4,4 del nostro prodotto interno lordo, più di quanto lo Stato investa sull’istruzione (poco più del 4%) e poco meno di quanto gli italiani, tutti, spendano per mangiare. Da tempo denuncio lo scandalo di uno stato biscazziere, che incassa miliardi impoverendo gli italiani e regalando esclusivamente illusioni. Non dimentichiamo che Lotteria Italia rientra tra le operazioni commerciali di Lottomatica, che e’ concessionaria esclusiva dello Stato italiano per la gestione del gioco del Lotto. Il primo premio della Lotteria Italia 2017 sarà di 5milioni di euro, a cui si aggiungono altri premi di categoria inferiore determinati dal comitato generale per i giochi il giorno dell’estrazione. A seconda di come sarà andato il prelievo complessivo dalle tasche degli italiani. Non a caso il cardinale Angelo Bagnasco ha denunciato lo stesso gioco d’azzardo legale, definendolo una nuova droga, un cancro che lo Stato non solo non contiene, ma favorisce e su cui lucra abbondantemente , dal momento che i risultati del 2016, appena concluso, parlano di 95 miliardi, il 7% in più rispetto all’anno prima”. Lo denuncia una volta di piu’ l’Onorevole Paola Binetti, Udc, che continua: “Oggi come oggi, giocano tutti. Le stime dicono che il 54,4 per cento degli italiani, quasi 30 milioni, gioca almeno una volta l’anno, ma se ci si concentra solo sui giovani e sugli adulti si arriva al 70 per cento. Sembra che, coerentemente con l’aumento della spesa, sia in forte crescita anche il numero di coloro che ormai hanno contratto una vera e propria dipendenza dal gioco nelle sue molteplici forme. Crescono anche tutti i giochi di scommesse, comprese quelle sportive, e i giochi online. Ma lo stato resta indifferente, capace tutt’al piu’ di ipotizzare un aumento del prelievo fiscale, che se esaspera concessionari e gestori, lascia del tutto indifferenti i giocatori, ormai catturati dalla falsa magia di una speranza che possa farli ricchi, nonostante la crisi generalizzata. Il vero scandalo e’ che al governo interessi solo ed esclusivamente il prelievo fiscale, ossia le sue entrate, nella piena indifferenza verso l’impoverimento progressivo di determinate fasce di giocatori. Eppure su di un diverso approccio, dalla parte dei giocatori ci sono presenze qualificate in tutti gli schieramenti parlamentari. Dai Centristi,UDC, come la sottoscritta, al Pd di Lorenzo Basso, a Massimo Baroni del M5S, per citare alcuni dei piu’ attivi e determinati. Ma il silenzio tombale del governo, quando si tratta di intervenire con misure di prevenzione e di informazione, o la sua genericita’ quando si tratta di ipotizzare modelli di cura e di riabilitazione per i giocatori ormai vittime della nuova droga, lascia perplessi. Probabilmente e’ l’unica riforma a cui neppure il genio creativo di Matteo Renzi ha mai pensato, forse per non entrare in conflitto con i signori dell’azzardo. Clamoroso in questo senso il flop del decreto su giochi e politiche fiscali…”.
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