Le entrate tributarie e contributive nel periodo gennaio-settembre 2024 mostrano nel complesso una crescita di 33.519 milioni di euro (+5,6 per cento) rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente. La dinamica osservata
Le entrate tributarie e contributive nel periodo gennaio-settembre 2024 mostrano nel complesso una crescita di 33.519 milioni di euro (+5,6 per cento) rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente. La dinamica osservata è la risultante della variazione positiva delle entrate tributarie (+27.949 milioni di euro, +6,9 per cento) e della crescita, in termini di cassa, delle entrate contributive (+5.570 milioni di euro, +2,9 per cento).
Il gettito delle imposte contabilizzate al bilancio dello Stato aumenta di 25.465 milioni di euro (+6,5 per cento). In crescita gli incassi da attività di accertamento e controllo (+2.365 milioni di euro, +29,0 per cento) e le entrate degli enti territoriali (+2.849 milioni di euro, +6,6 per cento). Le poste correttive – che riducono le entrate del bilancio dello Stato – sono in aumento di 2.730 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2023 (6,9 per cento).
Nei primi nove mesi del 2024 le entrate tributarie erariali, accertate in base al criterio della competenza giuridica, ammontano a 418.555 milioni di euro (+25.465 milioni di euro, +6,5 per cento).
Le entrate relative alle imposte dirette risultano pari a 241.162 milioni di euro (+18.622 milioni di euro, +8,4 per cento); quelle relative alle imposte indirette ammontano a 177.393 milioni di euro (+6.843 milioni di euro, +4,0 per cento).
Tra le entrate derivanti dalle imposte dirette, il gettito IRPEF si è attestato a 174.447 milioni di euro (+12.043 milioni di euro, +7,3 per cento) principalmente per effetto dell’aumento delle ritenute di lavoro dipendente (+12.219 milioni di euro, +8,4 per cento). In diminuzione la componente dell’autoliquidazione (-451 milioni di euro, -3,3 per cento). A tal proposito si segnala che il confronto con lo stesso periodo del 2023 delle imposte versate in autoliquidazione Irpef, Ires e Irap può considerarsi omogeneo anche se permane la differente rateizzazione prevista a partire dall’anno in corso: il saldo e il primo acconto 2024 potranno essere versati in un massimo di 7 rate, con termine ultimo di pagamento fissato al 16 dicembre (fino al 2023 il numero massimo di rate era 6 con termine ultimo di versamento al 16 novembre). Per l’IRES il gettito è stato pari a 32.611 milioni di euro (+3.028 milioni di euro, +10,2 per cento). Positivi risultano gli andamenti delle ritenute sugli utili distribuiti dalle persone giuridiche (+935 milioni di euro, +25,2 per cento) per l’aumento degli utili e dei dividendi nel 2023, e dell’imposta sostitutiva sui redditi e sulle ritenute su interessi e altri redditi di capitale (+5.837 milioni di euro, +74,3 per cento) per l’aumento dei tassi di interesse registrato nel corso del 2023.
Tra le imposte indirette, le entrate IVA ammontano a 123.708 milioni di euro (+5.123 milioni di euro, +4,3 per cento): 109.943 milioni di euro (+5.432 milioni di euro, +5,2 per cento) derivano dalla componente relativa agli scambi interni; 13.765 milioni di euro (-309 milioni di euro, -2,2 per cento) dal prelievo sulle importazioni che registra una variazione negativa per la riduzione sia del valore delle importazioni (-5,4 per cento) sia della quantità di merci importate (-7,5 per cento). Si evidenzia l’incremento del gettito dell’imposta di bollo (+1.912 milioni di euro, +37,4 per cento) che deriva principalmente dai maggiori versamenti, assolti in modalità virtuale, di determinati soggetti (Poste, banche, società di intermediazione finanziaria e mobiliare). La dinamica particolarmente favorevole è collegata all’aumento significativo (+20 per cento alla fine del 2023 rispetto al 2022) del valore dei depositi titoli e vincolati soggetti all’imposta di bollo del 2 per mille. In aumento il gettito dell’accisa sui prodotti energetici, loro derivati e prodotti analoghi (oli minerali) (+478 milioni di euro, +2,7 per cento).
Giochi e lotterie: Le entrate di lotterie e altre attività di gioco ammontano a 4.873 milioni di euro registrando una flessione pari a 273 milioni di euro (-5,3 per cento).
Un calo che viene confermato anche sul fronte degli incassi, dove si registra un -2,7% pari a 4.891 milioni incassati, 137 in meno rispetto allo stesso periodo di riferimento del 2023.
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