“Secondo la legge CE, gli Stati membri sono liberi nella progettazione dei loro sistemi fiscali a patto che le misure nazionali non siano discriminatori o comunque in contrasto con i
“Secondo la legge CE, gli Stati membri sono liberi nella progettazione dei loro sistemi fiscali a patto che le misure nazionali non siano discriminatori o comunque in contrasto con i Trattati”.
Lo ha dichiarato il Commissario al Mercato Interno della Commissione europea, Elzbieta Bieńkowska rispondendo all’interrogazione del Popolare Tomáš Zdechovský che a maggio aveva chiesto alla Ce il proprio punto di vista in merito alla maggiore tassazione degli operatori online e terrestri del gioco adottata da paesi quali la Repubblica Ceca e i Paesi Bassi, manovra secondo il quale avrebbe favorito il mercato del gioco d’azzardo.
“Inoltre, – ha continuato il commissario – gli Stati membri, entro i limiti stabiliti dalla Corte di giustizia dell’Unione europea, sono liberi di definire il livello di protezione che desiderano ricercare contro i rischi connessi con il gioco d’azzardo e di determinare l’organizzazione e il controllo dell’offerta di gioco nel loro territorio di conpetenza.
La Commissione ha definito in una Raccomandazione una serie di principi per la protezione dei consumatori, lettori e dei minori nella regolazione dei servizi di gioco d’azzardo on-line. Ma la scelta specifica delle misure dipenderà dal particolare contesto giuridico e di mercato in ciascuno Stato membro, così come dalle differenze culturali. Anche se possono avere approcci diversi per il gioco d’azzardo che si va regolare, – ha concluso – a quanto pare che gli Stati membri in generale condividono l’obiettivo di un elevato livello di tutela dei consumatori e incanalano la domanda del gaming da un offerta non regolata ad una regolamentata”.
PressGiochi