Oltre il sindaco di Biella Cavicchioli, noi di PressGiochi abbiamo ascoltato anche le ragioni di Sergio Villa, presidente della Federazione Provinciale dei Tabaccai e ‘portavoce’ delle attuali proteste dei gestori
Oltre il sindaco di Biella Cavicchioli, noi di PressGiochi abbiamo ascoltato anche le ragioni di Sergio Villa, presidente della Federazione Provinciale dei Tabaccai e ‘portavoce’ delle attuali proteste dei gestori che, dopo la seconda ordinanza sugli orari delle slot emanata dall’amministrazione ed entrata in vigore lunedì, si sono ulteriormente inasprite. L’udienza del Tar di ieri infatti, alla luce delle nuove modifiche è stata rimandata al 25 ottobre.
“Negli incontri di questo periodo- ha raccontato Villa- loro rimanevano nella loro posizione. Potevano prendere atto di tutte le nostre osservazioni, ma loro rimanevano fissi nelle proprie idee. Quindi abbiamo fatto ricorso al Tar e da quel momento il sindaco non ci ha più convocato e ha fatto un’ordinanza che ha, di fatto, inficiato il nostro ricorso pensando che con questa furberia di risolvere il problema”.
Parole ‘amare’ queste di Villa dalle quali traspare la delusione generale dei gestori.
“Non c’è più dialogo- ha proseguito- siamo contrariati dal suo atteggiamento e abbiamo fatto un nuovo ricorso, ma fino al 25 non verrà esaminato. Noi abbiamo già sopportato questo periodo, e ora abbiamo un altro mese in cui dovremo subire l’ordinanza. Il sindaco sostiene di voler seguire la normativa della regione Piemonte che prevede 3 ore, lui è passato a 8 e ha contraddetto anche la precedente regolamentazione firmata dal questore”.
“Per risolvere veramente il GAP, servirebbe un’azione comune e delle linee condivise con l’intera provincia. Con queste regole infatti, i giocatori di Biella vanno a giocare nei paesi limitrofi. Cossato, ad esempio, ha fatto un’altra ordinanza con un altro orario. Quindi la nostra provincia sta diventando una Babele di orari senza un piano comune. Se vogliono risolvere veramente problemi dovrebbero coinvolgere tutti, inoltre non si capisce su quali basi, su quali dati effettivi sono portate avanti queste azioni. Chiediamo di sapere quanti sono i ludopatici a Biella ed in provincia perché per pochi casi non si possono mettere in difficoltà molte famiglie che si sostengono attraverso questo lavoro”.
PressGiochi
Fonte immagine: palazzo oropa municipio biella