Orari ridotti, chiusura nella pausa pranzo e apertura a distanza da luoghi sensibili come scuole, bancomat, centri di aggregazione giovanile, centri anziani, ospedale, chiese, e soprattutto le vetrine libere, in modo
Orari ridotti, chiusura nella pausa pranzo e apertura a distanza da luoghi sensibili come scuole, bancomat, centri di aggregazione giovanile, centri anziani, ospedale, chiese, e soprattutto le vetrine libere, in modo che si possa vedere chi c’è dentro, il che potrebbe fungere da deterrente. Questi sono i punti cardine del regolamento che giunta e maggioranza in consiglio comunale stanno preparando per combattere il gioco d’azzardo. Secondo i dati forniti dal Comune ogni giorno in provincia vengono infatti persi 130mila euro, per la maggior parte dai 1.500 giocatori abituali, con 55 persone attualmente incarico al Sert che hanno intrapreso un percorso rieducativo.
“Oggi, che altri Comuni hanno adottato regolamenti limitativi – spiega il capogruppo del Pd Sergio Leone – e che dai tribunali amministrativi e dalla Cassazione sono arrivate sentenze che li dichiarano legittimi, anche la nostra città vuole compiere questo passo”.
“E smettiamo di chiamarlo gioco e basta” sottolinea Simone Rosso, capogruppo di Biella in Comune. “Quello è gioco d’azzardo, senza eufemismi che ne nascondano la pericolosità sociale. Il nostro obiettivo, inoltre, non è solo un regolamento che disciplini installazione e funzionamento delle slot, ma anche un lavoro da svolgere con l’assessorato alle politiche sociali per mettere in piedi progetti educativi e di prevenzione”.
PressGiochi