Bergamo. Gori: “Faremo ricorso al Consiglio di Stato sui G&V”

Il sindaco di Bergamo Giorgio Gori è intervenuto per “riassumere” le decisioni di ieri del Tar Lombardia in relazione ai ricorsi contro il regolamento del gioco voluto dal primo cittadino in persona. “L’esito è stato positivo perché tre di questi ricorsi sono stati respinti- ha commentato- il tribunale ha riconosciuto che il regolamento ha un fondamento solido e abbiamo fatto uno studio approfondito. E’ quindi legittimo che il sindaco intervenga a salute dei suoi cittadini. In particolare è stato riconosciuto che le limitazione orarie, i break che abbiamo previsto per interrompere il gioco compulsivo hanno efficacia”.
Gori ha poi proseguito analizzando la parte “negativa” (dal suo punto di vista) della sentenza e ha dichiarato che intende fare ricorso al Consiglio di Stato. “In questo caso il Tribunale ha riconosciuto che il 10 e Lotto e il Gratta&Vinci non sono come gli altri giochi e non possono essere regolamentati come le slot machine, le vlt e le scommesse perché il giudice di Brescia ritiene che da una parte ci sia una caratteristica specifica normativa, il fatto che il 10 e Lotto sia gestito in regime di monopolio attraverso una concessione diretta dallo Stato ai tabaccai e dall’altro che non è stata argomentata in maniera sufficiente da parte nostra che anche Gratta&Vinci hanno una caratteristica di compulsività tale da doverlo regolamentare. Su questo punto manteniamo la nostra convinzione. Faremo sicuramente ricorso al Consiglio di Stato e cercheremo di ampliare quello che già oggi abbiamo positivamente confermato dalla sentenza del tribunale”.
“E’ un risultato che non aspettavamo soltanto noi- ha concluso Gori- perché molti comuni hanno guardato con interesse a quello che il comune di Bergamo ha fatto per mettere un argine al dilagare dell’azzardo e quindi credo che molti sindaci ci seguiranno sulla strada che abbiamo intrapreso e mi fa piacere e credo sia un’esperienza da mettere a disposizione di tutti”.

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