11 Gennaio 2025 - 19:54

Bergamo. Ass. Terzi: “Il gioco si combatte soprattutto nelle scuole”

Ad intervenire all’incontro “Ascoltare. Promuovere, prevenire e proteggere. Persone, famiglie, comunita’ – progetto di prevenzione al gioco d’azzardo patologico” che si è tenuto quest’oggi a Chiuduno (Bergamo) anche l’assessore all’Ambiente,

12 Ottobre 2016

Ad intervenire all’incontro “Ascoltare. Promuovere, prevenire e proteggere. Persone, famiglie, comunita’ – progetto di prevenzione al gioco d’azzardo patologico” che si è tenuto quest’oggi a Chiuduno (Bergamo) anche l’assessore all’Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile Claudia Terzi all’incontro, oltre all’assessore al Territorio Viviana Beccalossi.

 

“Visto che, numeri a parte, siamo qui con i ragazzi, e’ giusto fare i complimenti a loro per il progetto – spiega l’assessore regionale Claudia Terzi -. Sono convinta che il gioco d’azzardo si combatta prima di tutto a scuola. L’azzardo non e’ un gioco. Non si migliora fisicamente, non ci si diverte. Semmai si rischia di finire in un circolo vizioso dove a perderci non sono solo i ragazzi, ma anche i loro amici e le loro famiglie”. “Vedete c’e’ qualcosa anche a cui pensiamo poco: i bambini, anche quelli piu’ piccoli, hanno gia’ dimestichezza con telefonini e ipad – fa presente Terzi-. Li’ trovi le prime forme di azzardo: con le app e giochi da scaricare a pagamento e altri soldi per migliorare le prestazioni del proprio gioco. Ecco perche’ partire fin da piccoli a far capire che con l’azzardo si rischiano soldi e benessere psicofisico e’ strategico”.

 

“Sarebbe bello pensare, dunque, e lo dico come stimolo, immaginare – ipotizza l’assessore – che si possa realizzare qualcosa anche con le scuole primarie, magari lavorando con dei materiali di recupero per realizzare una simbologia, degli slogan contro il gioco d’azzardo. Iniziare fin da piccoli – conclude l’assessore – significa a volte anche farli diventare una voce critica nei confronti di quei famigliari che oggi sono alle prese con quella che molti definiscono una patologia difficile poi da combattere”.

 

PressGiochi