18 Comuni della Bassa hanno deciso di intervenire contro il fenomeno del gioco d’azzardo patologico con un regolamento. A coordinare le associazioni del territorio, Risorsa sociale, azienda consortile in cui
18 Comuni della Bassa hanno deciso di intervenire contro il fenomeno del gioco d’azzardo patologico con un regolamento.
A coordinare le associazioni del territorio, Risorsa sociale, azienda consortile in cui sono presenti i 18 comuni. Ieri la presidente, l’assessore ai servizi sociali di Treviglio Pinuccia Prandina ha fatto il punto con Marcello Brambilla, direttore dell’ufficio di piano dell’azienda e Beppe Bugada della cooperativa Itaca, che segue le iniziative di prevenzione rivolte ai minori.
«L’anno scorso — racconta Prandina — sono state almeno 20 le persone affette da ludopatia che si sono rivolte all’assessorato. Persone che non capiscono di essere malate e ci contattano solo perché cercano un contributo. Una situazione grave per cui serve la volontà politica di intervenire e credo che questo regolamento sia un passo concreto». «In provincia — ricorda Bodega — si giocano 1,67 miliardi di euro l’anno, circa 1.500 euro pro capite. In media il 2% della popolazione ha sviluppato dipendenza dal gioco, 2 mila persone dei nostri Comuni».
Nella lotta al gioco Treviglio è stata l’apripista in provincia con l’ordinanza del 2014 del sindaco Beppe Pezzoni che per primo impose degli orari ai mini casinò fino a quel momento aperti 24 ore.
Il nuovo regolamento riparte da lì ed è già stato approvato da 13 comuni (Arcene, Brignano, Caravaggio, Canonica, Castel Rozzone, Fara d’Adda, Fornovo, Lurano, Misano, Mozzanica, Pagazzano, Pontirolo, Spirano) mentre i rimanenti 5 (Treviglio, Casirate, Pognano, Arzago, Calvenzano) lo faranno entro marzo.
Le misure – È prevista l’accensione delle slot alle 10 con la pausa pranzo dalle 12.30 alle 14.30 e poi andranno spente alle 23.
È naturalmente ripresa la normativa regionale che vieta l’installazione di nuovi videopoker e impone l’apertura di altri punti gioco a distanza di 500 metri dai luoghi sensibili.
In aggiunta è proibita l’installazione su strada di distributori automatici di gratta e vinci o la collocazione di slot machine nelle sedi di circoli privati o associazioni.
Per rafforzare il controllo sociale, le sale giochi saranno consentite solo a piano terra e ben visibili da strada.
Il regolamento cerca poi di combattere gli «effetti ipnotici» delle scritte a luci intermittenti messe intorno alle macchinette con divieti che rendano difficile la loro installazione. Per ridare al giocatore il senso del tempo, i Comuni prevedono che le sale slot lascino libere le vetrine facendo entrare luce naturale diretta nei locali.
Vietata in ogni modo la pubblicità e anche l’esposizione in bar e tabaccherie delle fotocopie dei «gratta e vinci» o biglietti delle lotterie, che abbiano determinato vincite.
Vietato ancora mettere a disposizione computer nei locali pubblici per raggiungere piattaforme di gioco on line.
I Comuni metteranno dei blocchi ai wi fi pubblici e nei contratti di spazi o edifici di loro proprietà prevederanno clausole per il divieto di gioco.
Multe salate per chi non si adegua: la contravvenzione minima sarà da 500 euro.
PressGiochi