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Baretta: “Toglieremo davvero le slot dagli esercizi commerciali? Stiamo lavorando alla certificazione delle sale”

Toglieremo davvero le slot dagli esercizi commerciali? Non è una affermazione ma una domanda quella che pone il sottosegretario con Delega ai giochi Pier Paolo Baretta intervenendo al convegno Codere

13 Settembre 2016

Toglieremo davvero le slot dagli esercizi commerciali?

Non è una affermazione ma una domanda quella che pone il sottosegretario con Delega ai giochi Pier Paolo Baretta intervenendo al convegno Codere a Roma.

“Bisogna distinguere – spiega – in primo luogo le fasce del provvedimento. Su bar e tabacchi si entra nel problema tecnico perché un grande bar può essere considerato anche una grande sala. Problemi che stiamo approfondendo.

 

Quello che è chiaro è che lo scenario che abbiamo ora verrà modificato. In prospettiva, si arriverà alle slot solo in luoghi dedicati. Ma questi luoghi dedicati dovranno avere specifiche conformazioni. Stiamo lavorando proprio per questo sulla certificazione delle sale. Attraverso una riduzione complessiva del gioco per inserirlo in un contesto “normale”. Questo vogliamo. Anche attraverso un cambiamento di mentalità complessiva.

Il gioco fa parte della vita, in questo percorso dobbiamo vedere la riduzione complessiva dell’offerta. Quindi riduzione dell’offerta e “qualificazione della presenza”.

 

Negli enti locali si sta diffondendo una tesi che non condivido, pur di arrivare ad una decisione propria si pensa a emarginare tutto il gioco fuori dai centri concentrandolo nelle periferie. Se togliamo il 30%, se togliamo dai tabacchi e manteniamo le distanze si arriva a qualcosa di simile dei “quartieri a luci rosse”. Controllare la malvita se si creano dei luoghi così particolari diventa ancora più difficile.

Se arriviamo oltre al 30% gli apparecchi, anche tutta l’offerta dei bar e tabacchi, arriveremo ad una cifra sicuramente maggiore. Non è necessario ampliare il numero delle sale, ma qualificarle.

Abbiamo studiato- conclude Baretta – cosa accadrà quando ci sarà il calo del 30% delle slot, in termini di calo del gettito erariale. Dovremo valutare il calo (che come detto penso peserà il 39%), ma il governo valuta il problema sociale. Questa è la priorità politica. Fatta una scelta politica se ne devono accettare le conseguenze”.

 

“Dagli operatori le critiche le abbiamo avute, adesso ci aspettiamo la collaborazione.  Il mio rapporto con gli operatori è stato buono. La conferenza stato-regioni è istituzionale e non prevede presenze esterne, ma ci sono parecchie situazioni di confronto. Mi aspetto che gli operatori ci sostengano nel trovare le soluzioni tecniche. Gli operatori devono entrare nell’ottica di quello che sta decidendo questo Paese, spostando le problematiche sociali in prima fila. In questo percorso abbiamo bisogno degli operatori, anche sul fronte del contributo tecnologico.

C’è stato un fraintendimento quando si parlava di awp da remoto, lo dicevamo solo per non farle “taroccare”, non cambiare la loro natura.

Ci sono tante tecnche per ridurre la compulsività, ma anche rispettose nelle esigenze di mercato. Dagli operatori, mi aspetto un parte attiva in questi cambiamenti”.

 

PressGiochi

 

 

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