22 Novembre 2024 - 13:43

Baretta (PD): “C’è bisogno di un urgente riordino del settore del gioco pubblico”

Durante la videoconferenza organizzata da ACADI per parlare delle tematiche inerenti alla situazione che avvolge il settore del gioco d’azzardo, è intervenuto Pier Paolo Baretta, ex Sottosegretario Min. dell’Economia e delle Finanze con delega ai Giochi…

26 Aprile 2021

Durante la videoconferenza organizzata da ACADI per parlare delle tematiche inerenti alla situazione che avvolge il settore del gioco d’azzardo, è intervenuto Pier Paolo Baretta, ex Sottosegretario Min. dell’Economia e delle Finanze con delega ai Giochi, che ha dichiarato: “C’è l’urgenza assoluta di un riordino del settore, che è esposto per la complessa interpretazione della politica e che ha subito la penalizzazione dell’impatto della pandemia. Questo settore è sottovalutato, complesso, importante nel ruolo sociale e finanziario. Il riordino è urgente, c’è stato un momento in cui non abbiamo colto l’occasione, ovvero quando con il Governo Renzi avevamo definito l’ipotesi di una riforma che rispondeva alle esigenze, come la riduzione delle slot machine nel territorio, ma alla fine è mancata una regolamentazione nazionale, che di conseguenza ha impostato un negoziato complesso tra Stato ed enti locali. Visto il presente quadro, vorrei far notare cinque punti sul quale si potrebbe e dovrebbe intervenire:

  • Riconoscimento della natura industriale del settore, nel quale è presente in materia rilevante la tecnologia, che spesso è più avanzati rispetto ad altri comparti. La trasformazione del settore, che si sposta sempre più verso l’online e per il quale si dovrebbe trovare un equilibrio con quello fisico
  • Regolamentazione della diffusione del gioco, per la quale la strada più facile è ripartire dalla conferenza Stato-Regioni, terreno fertile sul quale costruire una nuova forma di regolamentazione, perchè legittimamente Regioni e Comuni vorrebbero essere regolatori, ma sempre e comunque all’interno di un quadro normativo compatibile
  • Qualità e tipologia dell’offerta. Devo dirlo con sincerità, bisognerebbe pensare a ridurre i punti di offerta, poiché c’è un problema tra i punti di offerta dedicati e quelli generalisti e bisognerebbe ridurre il numero di quest’ultimi e trovare un equilibrio
  • L’illegalità, problema spesso sottovalutato, ma per il quale è fondamentale il ruolo di gestione dello Stato. Le restrizioni non aboliscono il gioco, lo riducono e rischiano di spostarlo
  • Compulsività e dipendenze, sulle quali devo spezzare una lancia in favore degli operatori, che negli ultimi anni assunto questa tematica non come un problema da affrontare in competitività, ma come una condizione positiva per stabilire il settore in un’ottica positiva”

 

 

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