26 Dicembre 2024 - 04:39

Baretta (Mef): “Decreto attuativo dell’intesa è pronto, ma serve attuazione armonica da parte delle Regioni”

“Dal M5S traspare un approccio fuori contesto, proibizionista che non tiene conto della realtà. Di fronte ad un attività così delicata come quella del gioco non basta chiudere per risolvere

21 Dicembre 2017

“Dal M5S traspare un approccio fuori contesto, proibizionista che non tiene conto della realtà. Di fronte ad un attività così delicata come quella del gioco non basta chiudere per risolvere il problema, ma dobbiamo affrontarlo”.

Risponde così il sottosegretario all’economia Pier Paolo Baretta alle domande poste dal senatore Endrizzi del M5S in Commissione finanze del Senato.

“Deve esser chiaro – spiega il sottosegretario – il cambiamento di approccio. I vari governi che ci hanno preceduto hanno affrontato la questione gioco solo con un approccio fiscale che oggi non è più sufficiente. Ancora oggi è competenza esclusiva del ministero delle finanze, serve una riflessione di concerto anche con il Ministero della salute, serve un equilibrio legislativo e di responsabilità.

 

Abbiamo raccolto nell’intesa le proposte della commissione antimafia, proposte della sanità e del mondo sociale. La questione della misurazione dei risultati è legata al fatto che siamo agli inizi di una inversione di tendenza delle istituzioni su un approccio di questo tipo, ma questo atteggiamento va apprezzato.

Sulla pubblicità abbiamo introdotto un primo strumento di divieto, oggi possiamo constatare che è insufficiente, ma gli emendamenti che abbiamo trovato in questa legge di bilancio sono stati emendamenti validi solo a livello di propaganda, perché non si può solamente proibire, ma si deve entrare nel merito della questione iniziando ad affrontarla con piccoli passi.

Serve la coesione della politica, altrimenti sono solo chiacchiere. Quelle realizzate e concrete sono quelle fatte dal Governo. Solo alcuni passi, ma intanto si inizia.

Non è vero che è fallito il lavoro di argine, in tre anni non si possono ottenere successi plateali in una materia così.

Perché le awp e non le vlt? L’associazionismo ci ha chiesto di intervenire nel settore più esposto dal punto di vista della distribuzione, 400mila awp dislocate senza razionalità sul territorio. Così siamo partiti dalle awp, più delicate vista la loro collocazione in punti generalisti. Prima regoliamo le slot machine, prima potremo occuparci di altri settori come l’online. D’altronde le regioni si occupano della riduzione delle slot, non delle vlt. Dobbiamo chiudere questo capitolo con la riduzione del 30% ed andare oltre.

Per le Vlt, – risponde Baretta a Vacciano – si è stabilito che ogni introduzione di banconota conclude una sessione di gioco.

Sull’intesa con le Regioni, – ha concluso Baretta – il decreto attuativo è pronto ma c’è un problema perché se il contenimento degli effetti sul bilancio è gestibile, serve armonia nell’attuazione delle norme tra le regioni. Soluzioni come quelle del Piemonte creeranno veri problemi anche sul fronte dell’erario”.

 

 

PressGiochi

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