“Non abbiamo un approccio proibizionista, poiché siamo convinti che il gioco non sparisca, ma rischi di tornare nel mondo dell’illegalità. Serve trovare un punto di equilibrio tra riduzione e qualificazione
“Non abbiamo un approccio proibizionista, poiché siamo convinti che il gioco non sparisca, ma rischi di tornare nel mondo dell’illegalità. Serve trovare un punto di equilibrio tra riduzione e qualificazione dell’offerta. La qualificazione dell’offerta passa dalla formazione degli operatori, dalla tutela dei minori, dalla riduzione della compulsività delle slot, dall’aumento dei controlli di Polizia locale”.
Lo ha dichiarato Pier Paolo Baretta questa mattina a Torino all’evento dedicato al gioco d’azzardo patologico organizzato dalla Società Italiana Tossicodipendenze piemontese a alla quale erano presenti sia l’assessore alla sanità Antonio Saitta e l’assessore all’istruzione Giovanna Pentenero. Tra i temi discussi: l’accordo in Conferenza unificata, tra riduzione dell’offerta e tutela della salute pubblica.
“Serve armonizzazione a livello nazionale per impedire che normative locali proibizioniste mettano a rischio equilibrio raggiunto. Dobbiamo lavorare per ridurre distanze per rafforzare inversione di tendenza nell’approccio dello Stato al gioco legale.
Siamo favorevoli a un percorso di riduzione progressiva della pubblicità. Serve avviare un confronto europeo per giungere una regolamentazione unica come per il tabacco.
Vorrei che si riconoscesse il cambio di approccio dello Stato rispetto al gioco legale, non più basato su valutazioni di gettito ed entrate. Abbiamo urgenza di chiudere il fronte slot, perché serve un’azione condivisa e coordinata sul gioco online”.
“Un incontro cordiale- ha commentato a margine il sottosegretario – , nel quale con il presidente Chiamparino, il presidente del consiglio Laus e gli assessori Pentenero e Saitta abbiamo avuto modo di chiarire le reciproche posizioni. La riduzione e la qualificazione dell’offerta sono un comune obiettivo finalizzato a tutelare la salute e la sicurezza pubblica, anche attraverso il contrasto delle derive patologiche del gioco d’azzardo. L’intesa condivisa da tutte le Regioni con il Governo il 7 settembre va in questa direzione.
La legge regionale del Piemonte presenta aspetti più restrittivi rispetto agli equilibri condivisi nell’intesa. Confido – conclude – che il monitoraggio annunciato da Chiamparino consentirà, nel tempo che ci separa dalle gare del prossimo autunno, di perseguire un approccio progressivo che porti a una soluzione positiva nell’applicazione di quanto previsto dall’accordo in Conferenza”.
PressGiochi
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