23 Dicembre 2024 - 09:12

Baldazzi (Eurispes): “Il Piemonte non è un’isola. Le dinamiche intorno al gioco vanno approfondite”

Dal nostro inviato a Torino – “Vorrei partire con uno slogan, il nostro slogan: “Il Piemonte non è un’isola”. Le dinamiche intorno al Gioco Pubblico, in questo mare confuso, necessitano

07 Maggio 2019

Dal nostro inviato a Torino – “Vorrei partire con uno slogan, il nostro slogan: “Il Piemonte non è un’isola”. Le dinamiche intorno al Gioco Pubblico, in questo mare confuso, necessitano di ricerche approfondite ed è per questo che ci troviamo qui oggi”.

Lo ha dichiarato Alberto Baldazzi, coordinatore della ricerca Eurispes in occasione dell’apertura del convegno di questa mattina a Torino.

“Il gioco online sta aumentando sempre di più. La propensione verso il gioco dei piemontesi – ha spiegato Baldazzi – ha prodotto un volume molto superiore nel 2018 rispetto a due anni prima. La legittima battaglia per arginare il gioco non sta funzionando. Evidentemente perchè alcuni aspetti della legge non sono stati messi in pratica.
In tutte le legislazioni, non solo quella piemontese, manca qualsiasi riferimento all’illegalità. I volumi dell’illegalità hanno il valore di fluidità che tutto ciò di illegale genera nel sistema: un miliardo di euro “criminale” è una devastazione”.

 

 

De Donno (Eurispes): “Nella regolamentazione del gioco d’azzardo, fondamentale collaborazione tra Stato e Regioni”

“E’ necessario che Stato e Regione si parlino  e collaborino nella regolamentazione e controllo di  questo settore. Non possono vivere in sfere separate tra loro impermeabili. L’intesa che ci doveva essere purtroppo non ha trovato l’esito sperato”.

Lo ha dichiarato a Torino Antonio De Donno, Procuratore Capo della Repubblica di Brindisi e Presidente dell’Osservatorio permanente su Gioco, Legalità e Patologie, dell’Eurispes.

 

“L’area del gioco presenti dei rischi per la salute dei cittadini, anche se i dati oggi in nostro possesso sono, forse, meno allarmanti di quelli che emergono dal consumo di tabacco, alcool e droghe. Intervenire e vietare il gioco regolamentato non ci garantisce la libertà che comunque deve essere rispettata. Inoltre, apre la strada al gioco illegale. Per questo credo che la repressione debba riguardare l’illegalità”.

 

A commentare le parole del procuratore De Donno, Antonio Rinaudo: “Ci tengo a sottolineare che come afferma De Raho, la repressione deve riguardare l’illegalità e non il giocatore e in Piemonte sembra che accada più il contrario”.

PressGiochi

 

Caselli (ex Procuratore Rep. Torino): “Sanzioni risibili a fronte dell’offerta di giochi d’azzardo illegali”

 

“Le attività legate al gioco d’azzardo sono ad altissimo rischio di infiltrazione criminale.  La criminalità organizzata mette a disposizione degli apparecchi irregolari come alternativa all’offerta pubblica. Qual è l’appetibilità del gioco illegale? Il pay out è decisamente superiore rispettoo a quello fissato dalle norme sulle slot regolari e questo ovviamente attira i giocatori che così sperano in vincite più alte.

Siamo di fronte ad un fenomeno criminale a bassissimo rischio. A fronte di attività illecite di questo tipo abbiamo sanzioni risibili. La questione chiave, però è che la legge deve reprimere l’illegalità non reprimere il giocatore perché il proibizionismo non è una soluzione, anzi”.

E’ quanto ha dichiarato Gian Carlo Caselli, ex Procuratore capo della Repubblica di Torino in occasione della presentazione dello studio Eurispes sugli effetti della legge sul gioco in Piemonte.

PressGiochi

 

Cossu (Consigliera Metropolitana Torino): “Gioco d’azzardo, tema che merito l’appoggio delle istituzioni”

Rinaudo (Eurispes): “Fondamentale contributo delle istituzioni per realizzare questa indagine sul gioco d’azzardo”