Si è riempita di bandiere dell’associazione Sapar piazza di Montecitorio presso la quale è in corso la manifestazione degli operatori del gioco pubblico contro l’ennesimo aumento del prelievo fiscale alle
Si è riempita di bandiere dell’associazione Sapar piazza di Montecitorio presso la quale è in corso la manifestazione degli operatori del gioco pubblico contro l’ennesimo aumento del prelievo fiscale alle slot machine da parte del Governo costretto da Bruxelles a far quadrare velocemente i conti di Stato.
I manifestanti, scesi in piazza per la tutela di 200mila posti di lavoro si sono attrezzati con bandiere e manifesti, e fanno parte delle associazioni SAPAR, AGGE, ASSOGIOCO-Confesercenti e AGCAI che hanno organizzato la protesta.
Si legge: “Chi beve un bicchiere di vino è alcolizzato? Chi gioca 3 euro alle slot è ludopatico?”; “Lo stato tutela solo il prelievo”, “Gestori giocati dallo Stato”, “Pura demagogia, i conti dello Stato quadrano grazie alle tasse sul gioco” e ancora “Altri 150mila posti di lavoro persi e più di 4miliardi in meno nelle casse dello stato. A favore di chi?”.
Demoralizzati i gestori di gioco di fronte all’ennesima stangata applicata direttamente a partire dal 24 aprile tramite pubblicazione in Gazzetta ufficiale.
Domenico Distante, vicepresidente vicario di Sapar ha mobilitato tutta la delegazione Puglia per la partecipazione alla manifestazione. “Abbiamo cercato – ha affermato – in tutti i modi di fare questa manifestazione perché ormai il settore è arrivato al collasso, è impossibile trattarci in questo modo non rispettando le piccole e medie imprese e i loro dipendenti. Questa volta si tratta veramente di perdere molti posti di lavoro.
Abbiamo coinvolto anche tutti i parlamentari pugliesi per chiedere loro il sostegno su questa avventura attraverso una lettera inviata ieri.
In questa lotta abbiamo coinvolto anche i sindacati cercando di far comprendere loro che la situazione del settore oggi è tragica. In Sapar abbiamo chiesto alla Commissione Bilancio di essere auditi, in vista della legge fiscale e speriamo che saremo ascoltati in Parlamento.
Questa nuova imposta non colpisce solo i piccoli gestori ma anche i grandi perché l’aumento del preu si aggiunge ad una infinità di altre spese dirette e indirette che le aziende hanno. Ciò che colpisce è poi la sfacciataggine di applicare una tassa di questo tipo con pubblicazione direttamente in Gazzetta ufficiale. I gestori hanno i contratti in essere che difficilmente possono esser modificati da un giorno all’altro. Non ci hanno dato tempo e questo è assurdo oltre a rappresentare una mancanza di rispetto per chi lavora.
Spero che nei prossimi 60 giorni, nei quali verrà trattata la Manovrina in Parlamento, possa cambiare qualcosa, altrimenti dobbiamo pensare che si voglia passare tutto sul gioco online e gratta e vinci che però non danno posti di lavoro come fa la nostra filiera”.
“Il Governo deve rendersi conto che gli operatori sono costretti continuamente a dover rivedere i bilanci per far quadrare i conti senza riuscire a poter pianificare a lungo termine i propri progetti di lavoro – ha commentato Luca Patoia, presidente della delegazione Sapar Umbria -. Lo stato ormai è sordo di fronte alle richieste del nostro settore, ma a breve dovrà ricredersi di fronte al minor gettito che deriverà dalle awp all’Erario e si renderà conto della catastrofe realizzata”.
Ad intervenire anche Francesco Pirrello di Agge Sardegna che dopo aver replicato alle dichiarazioni odierne del sottosegretario Baretta, ha affermato che i gestori del gioco devono essere uniti e creare un movimento elettorale per rappresentare gli interessi della categoria di fronte ad un Governo che si mostra in malafede con gli operatori dell’industria. La manifestazione di oggi è un evento che mi auspico sia punto di partenza per organizzare veramente un vero e proprio movimento elettorale che possa rappresentare il settore alle prossime elezioni e rivendicare la tutela del gestore. Il Governo di questa legislatura ha distrutto il tessuto vitale italiano, quello produttivo, distruggendo quel poco di buono che è rimasto in Italia”.
“Non possiamo stare fermi ed accettare uno scandalo del genere – ha ribadito Benedetto Palese di Agcai – senza nemmeno provare a reagire e a salvare il nostro futuro e delle nostre famiglie, bisogna dimostrare le reali intenzioni del Governo ed evidenziare che il Monopolio nasconde la verità e dichiara dati completamente falsi pur di colpire i gestori ed aumentare il PREU sulle AWP, e lasciare bassa la tassazione sulle VLT dei concessionari.
Non c’è più nulla da perdere e nulla da aspettare, per le nostre famiglie e per i nostri figli, partendo la presupposto che siamo aziende che lavoriamo per lo Stato, distribuiamo un prodotto statale e che lo Stato stesso è obbligato a tutelarci. Non possiamo più stare fermi a lamentarci senza fare nulla, aspettando che la Nazione sia consegnata ad un paio di colossi multinazionali dell’azzardo che vogliono solo aprire altri mini-casinò in tutti i paesi d’Italia.
Lo Stato va contro la salute pubblica e contro l’occupazione dei lavoratori italiani solo per consegnare un intero settore in mano a colossi internazionali dell’azzardo, tutto questo ha dell’incredibile e non possiamo lasciare che un Governo del genere agisca indisturbato.
Cristina Doganini – PressGiochi
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