24 Novembre 2024 - 15:11

Avv. Cardia su limiti orari: “Quasi la totalità dei provvedimenti comunali sono suscettibili di annullamento”

Il Cds sospende gli effetti dell’Ordinanza sindacale sugli orari di raccolta di gioco a Novara. L’Avvocato Geronimo Cardia che da tempo denuncia l’illegittimità delle normative comunali proibitive nei confronti del

29 Novembre 2016

Il Cds sospende gli effetti dell’Ordinanza sindacale sugli orari di raccolta di gioco a Novara. L’Avvocato Geronimo Cardia che da tempo denuncia l’illegittimità delle normative comunali proibitive nei confronti del gioco lecito afferma:

Sono diversi anni che gli operatori del gioco legale stanno tentando di mettere in evidenza, in tutte le sedi, l’inefficacia e la natura sproporzionata e discriminatoria delle misure interdittive e non meramente limitative del gioco legale. Questa decisione del Consiglio di Stato lascia ben sperare su quello che sarà il successivo pronunciamento di merito da parte non solo del TAR Piemonte ma anche degli altri TAR in cui risultino pendenti ricorsi simili”.

Con provvedimento del 24/11/2016 il Consiglio di Stato ha sospeso gli effetti dell’Ordinanza sindacale del Comune di Novara n. 43 del 1 febbraio 2016 nella quale sono state previste fasce orarie limitative della raccolta di gioco. Prima del Consiglio di Stato, l’istanza con oggetto la sospensione degli effetti dell’Ordinanza di Novara era stata rigettata dal TAR Piemonte.

Il provvedimento impugnato stabilisce come fasce orarie di funzionamento degli apparecchi AWP e VLT quella dalle ore 10.00 alle 13.00 e dalle ore 18.00 alle 24.00.

 

Dopo poche settimane dalla sospensione degli effetti della simile Ordinanza di Venezia ad opera del TAR Veneto, è toccato adesso al più alto organo di Giustizia amministrativa pronunciarsi in sede cautelare sulla potenziale fondatezza dei motivi di annullamento del provvedimento oltre che sull’esistenza di un rischio di lesione degli interessi dei soggetti destinatari del provvedimento impugnato.

 

Afferma l’Avvocato Geronimo Cardia: “quasi la totalità dei provvedimenti comunali contenenti limitazioni orarie sono suscettibili di annullamento da parte della Giustizia amministrativa. L’incuranza della salvaguardia degli equilibri occupazionali, la riduzione di oltre il 50% delle ore giornaliere da poter dedicare alla raccolta di gioco, l’applicazione delle limitazioni solamente ai punti vendita con attività prevalente ma non a quelli con attività non prevalente: questi sono alcuni degli elementi che rendono le ordinanze sindacali sugli orari di gioco illegittime”.

Imporre fasce orarie che inibiscono la raccolta per più del 50% dell’orario giornaliero si traduce in un vero e proprio divieto assoluto di raccolta di gioco nei confronti del punto vendita. “Infatti – dice Geronimo Cardia – è come se, considerato l’arco di un anno, si imponesse all’esercente di chiudere la serranda della propria attività a giugno dovendo però supportare i costi dell’attività per tutti i 12 mesi e ciò è inaccettabile”.

L’applicazione delle fasce orarie solamente a punti vendita con attività di gioco prevalente (sale scommesse, negozi di gioco, sale dedicate, sale bingo, sale giochi), escludendo corner scommesse, tabaccai e bar con slot AWP non elimina o riduce il gioco ma bensì lo fa riversare su questi ultimi a danno dei primi nel migliore dei casi, oppure, su circuiti paralleli ed illegali nel peggiore dei casi.

Secondo l’Avvocato Geronimo Cardia: “bisogna rendersi conto una volta per tutte che l’esigenza di tutela e di protezione degli investimenti operati dalle imprese del gioco legale assicurano il perseguimento di interessi generali quali la salute, il risparmio, l’ordine pubblico ed il gettito erariale. Chi non vede garantiti i propri investimenti o non li compie o li compie altrove e ciò a danno della tutela del lavoro e della ricchezza dei nostri territori”.

PressGiochi

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